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Cultura: Gibelli, premio a regista Asghar Farhadi come messaggero pace

Ieri sera la consegna al Kinemax al produttore iraniano due volte
vincitore dell’Oscar
Gorizia, 20 lug – “Per il suo valore di messaggero di pace,
apertura e convivenza, il premio ad Asghar Farhadi assume una
speciale importanza in vista del 2025, anno in cui Nova Gorica e
Gorizia saranno Capitale Europea della cultura, la prima a
carattere transfrontaliero”.
Lo ha detto ieri sera l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli leggendo le motivazioni che hanno portato
all’assegnazione del 41° Premio internazionale alla migliore
sceneggiatura “Sergio Amidei” per la sezione “Premio speciale
Sergio Amidei all’opera d’autore” ad Asghar Farhadi, regista,
sceneggiatore e produttore iraniano, due volte vincitore
dell’Oscar al miglior film straniero per “Una separazione” del
2012 e “Il cliente” del 2017.
A consegnare il prestigioso riconoscimento, ieri sera al Kinemax
di Gorizia, è stato l’assessore regionale alla Cultura, con la
motivazione “per la sua eccezionale arte nel saper raccontare
persone vere in un mondo reale. Attraverso le sue narrazioni e i
suoi personaggi immersi nei dubbi, nei conflitti e nelle
contraddizioni della società iraniana, Farhadi ha saputo
raccontare valori e contenuti universali, prendendo spunto anche
dal neorealismo italiano e dai maestri del nostro cinema”.
Nel suo intervento, Gibelli ha ricordato la situazione di grave
difficoltà in cui stanno versando alcuni registi in Iran, agli
arresti da qualche giorno, auspicando, cogliendo l’appello di
Farhadi, la loro liberazione nel nome della libertà, della
democrazia e per consentire loro di potersi continuare a
esprimere raccontando la storia della loro terra attraverso lo
strumento universale della pellicola e dell’immagine.
Nel ringraziare per il premio e per le parole di Gibelli solidale
con i registi posti agli arresti, Asghar Farhadi ha detto che
spesso si considera più uno scrittore che un regista e che sente
l’esigenza di scrivere perché la “penna” è un balsamo che ci
aiuta a dimenticare le nostre tensioni, i nostri dolori e le
nostre difficoltà. Nel mondo della scrittura, ha detto ancora,
possiamo dare l’opportunità alle persone di potersi difendere e
ad avere una dignità, cose che nella realtà purtroppo spesso non
esistono.
ARC/PT/gg

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