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Crisi nel Mar Rosso: Impatto sul Made in Italy e le Regioni più a Rischio

Attacchi Houthi e le Conseguenze sull’Economia Europea

Gennaio 16, 2024 – 13:40

Gianluca Brambilla

Le tensioni nel Mar Rosso, causate dagli attacchi ripetuti degli Houthi, ribelli yemeniti, stanno creando un’incertezza economica in Europa. Il Kiel Institute stima una riduzione del 66% nel volume dei container spediti attraverso il Mar Rosso a dicembre, con possibili impatti per l’Italia.

Il Settore dell’Energia sotto Pressione

Il Qatar, primo esportatore mondiale di gas naturale liquefatto (Gnl), ha interrotto il transito delle sue navi gasiere dal Mar Rosso. Questa mossa, causata dall’invasione russa in Ucraina, potrebbe generare incertezze per l’approvvigionamento europeo. Tuttavia, le riserve di gas dell’Unione europea, attualmente al 75%, mitigano il rischio di carenza, concentrando l’attenzione sui prezzi del gas.

Timori delle Imprese e le Regioni più Esposte

Le imprese italiane temono un allargamento del conflitto in Medio Oriente, con un valore dell’import-export di 148,1 miliardi di euro annui attraverso il Canale di Suez. Confartigianato avverte che ciò “penalizza il sistema del made in Italy”, influenzando l’approvvigionamento di prodotti essenziali per la manifattura italiana.

Esposizione Regionale all’Evento

Esistono notevoli differenze regionali in termini di esposizione alla crisi. La Lombardia è la regione più a rischio in termini assoluti, con 12,9 miliardi di euro di merci esportate attraverso il Mar Rosso nell’ultimo anno. Considerando le esportazioni in rapporto al Pil, l’Emilia-Romagna (5,3%), il Friuli-Venezia Giulia (4,7%), e la Toscana (3,7%) sono le più esposte.

Conclusioni

Mentre gli effetti immediati non sono ancora evidenti, l’instabilità nel Mar Rosso potrebbe avere conseguenze significative nelle prossime settimane. Le imprese e le regioni esposte dovrebbero monitorare attentamente la situazione, preparandosi a eventuali impatti sul commercio e sull’approvvigionamento.

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