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Covid: quarantena e tampone anche per chi rientra da Paesi Ue.

 

Nuova ordinanza del Ministro della Salute che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Eu.

È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute.

Quarantena al rientro dall’Ue? Così abbiamo perso tutti, francamente non vediamo il nesso di questa misura “sanitaria” e non riusciamo a scollegarla dalle polemiche di questi ultimi giorni sul fatto che si possa viaggiare in alcuni paesi esteri per Pasqua. Perché quest’ordinanza non è stata fatta prima? Sembra voler dire: rendiamo più difficile andare all’estero… Anche noi tour operator siamo aziende italiane! E stiamo parlando di due soli charter (da 180 passeggeri), un numero minuscolo rispetto alle gravissime perdite dell’ultimo anno”. Sono le riflessioni affidate all’ANSA dal presidente Astoi Confindustria Pier Ezhaya.

Meglio tardi che mai“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini commenta l’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Speranza su tamponi e quarantena richiesti a chi arriva o rientra da Paesi dell’Unione europea. Nell’incontro con la stampa estera a Roma, Salvini ha aggiunto: “Spero che il ministro Speranza restituisca dignità agli operatori del turismo italiani, che altrimenti si vedevano beffati”. In vista della prossima estate, ha poi invitato gli italiani, ma anche gli stranieri, a passare le prossime vacanze in Italia. E ironizzando sui viaggi nelle isole spagnole, che ora sono consentiti, ha detto: “Le isole italiane sono molto più belle: tra Sardegna e Baleari non c’è partita”.

“Non si possono incontrare i propri cari, magari a pochi chilometri di distanza, ma è possibile prendere un aereo e farne migliaia per svago? Un controsenso che penalizza anche tutti gli operatori turistici e gli albergatori che da tanti mesi sono alle prese con forti perdite economiche. Spero si faccia presto chiarezza su questa assurda anomalia”. Aveva scritto in mattinata su Facebook Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni.

La Germania – intanto – annuncia un rafforzamento dei controlli alle frontiere terrestri nel pieno della terza ondata di pandemia.  La Germania rafforzerà per i prossimi “8-14 giorni”, quindi per tutto il periodo di Pasqua e oltre, i controlli ai confini terrestri, in particolare con Francia, Danimarca e Polonia, ha annunciato il ministro dell’Interno tedesco. “Non importa da dove si arrivi, Polonia, Francia o Danimarca, tutti devono aspettarsi di poter essere controllati”, ha detto Horst Seehofer in conferenza stampa, precisando che questi controlli casuali potranno avere luogo anche in territorio tedesco, dopo il passaggio della frontiera.

“La toppa è peggio del buco”, dice all’ANSA il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commentando l’ordinanza. “Noi non volevamo fare assolutamente la guerra agli italiani che andavano all’estero – dice – né tantomeno a tour operator e agenzie di viaggi italiani di cui abbiamo la massima considerazione. Il nostro discorso è solo questo: se il tampone vale per andare all’estero deve valere anche in Italia. Federalberghi è convenzionata con più di duemila centri diagnostici per i tamponi in hotel. Se è permesso salire su un aereo col tampone, sia permesso anche in hotel”.

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