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Così si gioca d’azzardo nel mondo

Il gioco d’azzardo è sempre un tema controverso, sia a livello etico, sia per l’impatto che scatena sulla politica. Proprio per questa ragione, il gambling è regolamentato in maniera differente da nazione a nazione, anche all’interno della stessa Unione Europea. La mancanza di una legislazione unica permette dunque ai singoli Paesi di affrontare il tema del gioco in maniera differente, proibendolo o limitandolo in base alle specifiche normative in vigore.

La questione delle autorizzazioni

Il quadro normativo legato al gioco d’azzardo in Italia è soltanto una delle possibili opzioni che uno Stato può adottare in materia. Vale la pena parlarne, così che gli interessati sappiano che non basta collegarsi su questo sito per cercare slot e roulette e iniziare a giocare come se nulla fosse: la gestione del gambling e la promozione del gioco responsabile sono anche una questione puramente legislativa. In Italia, infatti, tutto questo passa per un ente statale, l’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che regola il gambling online nel Paese.

In alcuni Paesi è dunque possibile parlare di gioco d’azzardo legalizzato dallo Stato, dietro ovviamente determinate condizioni. Tra queste, spiccano proprio la promozione delle norme sul gioco responsabile, il rispetto di precisi requisiti di sicurezza per i giochi, le transazioni e la gestione dei dati personali dei clienti, e il pagamento delle quote fiscali dovute all’erario statale. Il controllo dello Stato è rigido, e il sistema di licenze e autorizzazioni ai casinò online non ammette deroghe, ma in questi Paesi il gambling è comunque autorizzato.

I Paesi con divieto assoluto per il gambling

La situazione per il gambling si presenta particolarmente complessa in quei Paesi in cui esiste un divieto assoluto per il gioco d’azzardo in ogni sua espressione. In questo caso, non esistono zone grigie, e per ragioni politiche, etiche o religiose, tanto il gambling online, quanto quello offline non trovano terreno d’applicazione in questi Paesi. Da una parte, in questi Stati è fortemente valorizzato il rischio di ludopatia e dipendenze che possono danneggiare il giocatore, se questi si lascia troppo andare. Dall’altro lato, anche la religione può remare contro il settore del gambling, che spesso è condannato come una pratica immorale e come tale viene vietato dalle autorità.

Indipendentemente dal diverso giudizio che si potrebbe riservare ai differenti Paesi e alle loro normative, vale sempre la pena sottolineare l’importanza, per i giocatori, di assumere un approccio informato e trasparente, responsabile e attento. Forse sono loro a fare la vera differenza, pur restando centrale la necessità di una regolamentazione comune volta a proteggere i numerosi giocatori online che affollano la rete.

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