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Coronavirus: Conte pronto a decreto liquidità, riunione a Palazzo Chigi

 

Prosegue il confronto governo (con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’) e i capigruppo e responsabili economici di Lega, Fdi, Fi, Cambiamo con Toti. Il confronto, a quanto si apprende, si sta concentrando sulle proposte emendative al dl Cura Italia. Alle 20, invece, è previsto un collegamento in call conference anche con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il confronto con le opposizioni verterà sulle misure contenute nei prossimi due decreti economici.

Il decreto liquidità, quello scuola, l’estensione del golden power annunciata da Riccardo Fraccaro. Le prossime ore porteranno queste tre novità nell’azione anti-virus del premier Giuseppe Conte. La strada, però, resta in salita. E se da un lato il governo sembra imboccare la via di un pur non facile dialogo con le opposizioni, lo spettro di nuove tensioni, anche nella maggioranza, si affaccia sull’ipotesi di una task force sulle riaperture.

Con, sullo sfondo, quell’Eurogruppo di martedì dove è tutt’altro scongiurata la possibilità che sul tavolo finisca l’utilizzo del Mes. E il M5S già fibrilla. Il dl liquidità non è pronto ed è possibile quindi che il Cdm slitti a domani.

In mattinata si è tenuta una riunione a Palazzo Chigi tra il premier, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e l’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. Al centro dell’incontro il tema degli strumenti per mettere in campo le garanzie dello Stato per i prestiti bancari alle aziende. “Tutti insieme compatti si sta cercando di trovare la soluzione migliore”, spiega una fonte vicina al dossier.

Il Ministero dello Sviluppo Economico potenzierà l’attuale Fondo di Garanzia per le PMI con un netto snellimento burocratico, la dotazione di circa 7 miliardi da qui alla fine dell’anno e la capacità di generare circa 100 miliardi di Euro di liquidità per le aziende fino a 499 dipendenti, ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli in un post su Facebook. Il Fondo di Garanzia per le Pmi che il governo sta potenziando “agirà su tre filoni principali: garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito; garanzia al 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, con la valutazione del merito di credito; garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi”.

“Tempo qualche giorno e le persone potranno recarsi presso gli istituti i credito”,  ha affermato il ministro Patuanelli, parlando al Tg1 del potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi per rilanciare la liquidità che “è un’emergenza evidente”. “Per questo abbiamo scelto di non avere strumenti nuovi ma di implementare uno strumento che le banche conoscono bene”. “La liquidità- ha aggiunto – è la prima cosa che dobbiamo garantire alle imprese per pagare i fornitori per pagare le scadenze”.

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