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Coronavirus, altri 1.435 morti negli Usa

 

I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 1.435, su 1,13 milioni di casi. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Un americano morto ogni 44 secondi nel mese di aprile per il coronavirus. A fare i conti è la Cnn. Appello di George W. Bush all’unità di fronte alla “minaccia condivisa” del coronavirus. In un video di tre minuti, l’ex presidente repubblicano invita a mettere da parte le divisioni: “Ricordiamoci quanto sono piccole le nostre differenze di fronte a questa minaccia condivisa.

“Mi hanno dato una maschera per il viso e ho ricevuto litri e litri di ossigeno. È stato un momento difficile, non lo nego”. Il premier britannico Boris Johnson, scampato al coronavirus che l’ha costretto al ricovero in terapia intensiva, ripercorre in un’intervista al Sun i momenti più complicati della sua malattia: “Ero consapevole – dice – che c’erano piani di emergenza in atto. I medici avevano tutti i tipi di accordi su cosa fare se le cose fossero andate male“. La piena consapevolezza della sua situazione, spiega, è arrivata quando è stato collegato ai monitor e trasferito in terapia intensiva. “Era difficile credere che in pochi giorni la mia salute si fosse deteriorata a tal punto. Ricordo di essermi sentito frustrato. Non riuscivo a capire perché non stavo migliorando. Ma il momento brutto è arrivato quando le probabilità erano 50-50 se mettermi un tubo nella trachea”. Ora, dice Johnson, “sono guidato da un desiderio travolgente di rimettere in piedi il nostro paese, di nuovo in salute, e sono molto fiducioso che ci arriveremo”.

La Russia ha registrato oltre 10.600 nuove infezioni da coronavirus, segnando un nuovo record di contagi in un giorno. I casi sono arrivati a quota 134.687, hanno detto le autorità. La Russia è ora il paese europeo che registra il numero più alto di nuove infezioni. Il tasso di mortalità ufficiale è tuttavia basso rispetto a paesi come Italia, Spagna e Stati Uniti. Cinquantotto persone sono morte nelle ultime 24 ore, portando il bilancio delle vittime totale a 1.280.

Le Filippine hanno temporaneamente sospeso tutti i voli passeggeri e commerciali da e verso il paese a partire dalle 8 di oggi, per prevenire la diffusione del coronavirus. Lo ha affermato l’autorità aeroportuale del paese, citata dalla Cnn. I voli cargo, le forniture mediche, i servizi di pubblica utilità e i voli di manutenzione rimarranno attivi. Le Filippine hanno avuto finora 8.928 casi confermati di coronavirus e 604 morti, secondo il Dipartimento della Salute del Paese.

La Tunisia registra nelle ultime 24 ore altri 11 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 1009 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi salgono a 42 e i guariti sono a 323. I pazienti in rianimazione sono 25. La Tunisia allenterà le misure di lockdown a partire da domani.

Le moschee riapriranno domani in 132 città iraniane considerate a basso rischio di contagio da Covid-19, secondo quanto annunciato oggi dal presidente Hassan Rohani. “In queste aree – ha aggiunto il presidente, citato dall’agenzia Irna – anche le scuole riapriranno il 16 maggio, ma annunceremo ufficialmente una decisione qualche giorno prima di quella data”. Le autorità sanitarie iraniane hanno diviso il Paese in zone ‘bianche, gialle e rosse’, secondo la diffusione del contagio, e la riapertura delle attività sarà differenziata di conseguenza. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale, sono stati 96.448 i casi accertati di Covid-19 in Iran e i morti 6.156. Dall’inizio del Ramadan, il mese scorso, molti esponenti religiosi hanno chiesto al presidente Rohani di riaprire le moschee, nonostante gli avvertimenti su possibili nuove ondate di contagio da parte delle autorità sanitarie.

 

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