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Corea del Nord, la sorella di Kim contro Seoul per le dichiarazioni sul Covid: “Pagherete”

 

Kim Yo-jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha sferrato un durissimo attacco alla ministra degli Esteri sudcoreana Kang Kyung-wha presa di mira per alcune recenti osservazioni sulle misure anti Covid adottate dal Nord, assicurando che “pagherà a caro prezzo” e avvertendo che le ‘congelate’ relazioni intercoreane potrebbero peggiorare.    La scorsa settimana, Kang ha affermato in un forum in Bahrain che Pyongyang non ha risposto alle richieste di Seul sul fronte della cooperazione transfrontaliera antivirus, definendo poco credibile l’affermazione che il Nord sia ‘Covid free’. “Si può vedere dalle osservazioni sconsiderate, fatte da lei senza alcuna considerazione delle conseguenze, che è troppo ansiosa di raffreddare ulteriormente i rapporti già gelidi tra le due Coree”, ha tuonato Kim, tornando a parlare in prima persona con una dichiarazione rilanciata dalla Kcna, a conferma dell’accresciuto peso accordatole dal fratello nelle questioni statali. “Non dimenticheremo mai le sue parole e potrebbe dover pagare un caro prezzo”, ha aggiunto. La Corea del Nord ha affermato più volte di essere priva di casi di Covid-19, con misure draconiane varate a inizio anno come la chiusura delle frontiere e la quarantena estesa fino a un mese. Pyongyang ha rifiutato aiuti esterno, tranne quelli in arrivo dalla Cina, come i kit dei test e altro materiale protettivo, mentre le dichiarazioni della giovane Kim potrebbe riflettere la scelta del Nord di portare avanti gli sforzi antivirus in via autonoma. Eppure, la scorsa settimana, i media statali hanno affermato che Pyongyang è stata posta al livello più alto d’allerta contro il coronavirus, sospendendo il funzionamento delle strutture pubbliche, come i ristoranti, e limitando la circolazione delle persone nella capitale. I servizi segreti del Sud hanno anche definito Kim Jong-un come particolarmente ansioso e stressato per la situazione. La chiusura del confine del Nord con la Cina, il suo principale partner commerciale, sta distruggendo la sua già fragile economia. Il Nord ha ammesso di dover affrontare “crisi multiple” a causa della pandemia, un’ondata di disastri naturali la scorsa estate e le persistenti sanzioni guidate dagli Stati Uniti imposte sul suo programma nucleare. Gli esperti hanno affermato che una grave epidemia nella Corea del Nord potrebbe causare un disastro umanitario a causa del suo fragile sistema sanitario I rapporti con gli Usa La mossa di Kim Yo-jong è maturata anche durante la visita a Seul del vice segretario di Stato americano Stephen Biegun, inviato speciale sulle vicende del Nord, al fine di tenere colloqui bilaterali sull’alleanza bilaterale e sui negoziati di denuclearizzazione ormai in stallo tra Washington e Pyongyang della penisola coreana. Pyongyang, tuttavia, sembra aver limitato la diffusione delle critiche contro la ministra Kang in quanto non riportate, almeno per ora, da altri media statali come il Rodong Sinmun, il giornale ufficiale del Partito dei Lavoratori.  L’agenzia di spionaggio della Corea del Sud ha recentemente detto ai legislatori che Kim Jong-un aveva ordinato ai diplomatici all’estero di astenersi da qualsiasi atto che potesse provocare Washington perché è preoccupato per il nuovo approccio atteso dal presidente eletto Joe Biden verso la Corea del Nord. Alcuni osservatori affermano che la Corea del Nord potrebbe ancora fare qualcosa di provocatorio per cercare di attirare l’attenzione di Biden e creare la necessità di riavviare i colloqui sul nucleare in fase di stallo in cui potrebbe ottenere concessioni.

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