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Contrasto alla presenza di cinghiali, installazione di gabbie nella zona di Macchia Romana

Il Sindaco di Potenza Mario Guarente ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente per contrastare il fenomeno della presenza di ungulati nelle aree urbane, indicando l’adozione di misure a tutela della pubblica e privata incolumità. Il provvedimento si è reso necessario a seguito anche delle numerose segnalazioni formulate all’Amministrazione comunale, relativamente alla presenza di cinghiali selvatici allo stato brado e in branchi, in aree urbane e, in particolare, modificando, rispetto al provvedimento precedente avente il medesimo fine, le coordinate geografiche per il posizionamento delle gabbie. Tale decisione è stata determinata dalle nuove segnalazioni che, rispetto a quelle che in precedenza indicavano la ‘Zona G’, attualmente e negli ultimi giorni, hanno riguardato principalmente il quartiere di Macchia Romana, precisamente presso l’area del Campo Scuola ‘Donato Sabia’ e le aree verdi limitrofe. Le segnalazioni da parte dei cittadini sono numerose con avvistamenti di ungulati anche di grossa taglia che si avvicinano agli edifici di civili abitazioni e percorrendo anche la viabilità urbana compromettendo la sicurezza della circolazione.
Nel provvedimento del Sindaco si ricordano altresì le difficoltà di controllo e l’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali, che possono determinare allarme per l’igiene pubblica, a causa dei rifiuti che vengono dispersi nelle aree pubbliche, e sanitario dal momento che tale specie è soggetta a numerose malattie virali, batteriche e parassitarie che possono contagiare altre specie animali e l’uomo stesso. Inoltre si crea pericolo anche per la circolazione stradale in quanto gli animali selvatici invadono le carreggiate stradali cittadine indisturbati e ormai quasi indifferenti alla presenza umana. Vi è inoltre un potenziale pericolo di attacchi all’uomo, determinandosi un effettivo pericolo per l’incolumità pubblica.
Questo tipo di animali è considerato pericoloso ai sensi della Legge n. 150/1992 (inclusi nell’allegato A del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19.04.1996 come modif. da articolo 1 del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 26.04.2001 che indica le specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica.
Tale decreto dispone che “ai fini dell’individuazione delle specie che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, sono da considerare potenzialmente pericolosi per l’incolumità e la salute pubblica, tutti gli esemplari vivi di mammiferi e rettili selvatici ovvero provenienti da riproduzioni in cattività che in particolari condizioni ambientali e/o comportamentali, possono arrecare con la loro azione diretta effetti mortali o invalidanti per l’uomo o che non sottoposti a controlli sanitari o a trattamenti di prevenzione possono trasmettere malattie infettive all’uomo”.
La peste suina africana è una malattia virale infettiva trasmissibile che colpisce maiali e cinghiali, ma non è trasmissibile agli esseri umani e che non appena individuata richiede l’adozione immediata di misure di eradicazione. Questa malattia può avere gravi ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata (maiali e cinghiali) e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, incidendo sia direttamente sia indirettamente in modo significativo sulla produttività del settore agricolo.
Pur tenendo in debito conto l’importanza della tutela della biodiversità e vista la complessità della gestione della specie del cinghiale, è necessario comunque un’urgente attuazione di tutte le forme di prevenzione che la Legge consente, per mitigare gli impatti negativi che la specie esercita. Obiettivo primario dell’Amministrazione comunale resta la sicurezza dei cittadini e quindi si è ritenuto necessario ricollocare le gabbie in nuovi siti, compresi sempre nel quartiere denominato ’Zona G’.
Per tutti questi motivi, allo scopo di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica, sanitaria e per la sicurezza della circolazione stradale si dettano le seguenti disposizioni:
1) Ai cittadini, in caso di avvistamento di cinghiali, singoli o in branchi, di mantenere una distanza di sicurezza minima di 30 metri;
2) Ai proprietari di fondi agricoli e/o aree confinanti e interne all’area urbana, di provvedere alla rimozione di cespugli ed erbe infestanti, nonché a tenere una buona manutenzione per quanto riguarda siepi e recinzioni, avendo cura di rimuovere i materiali di risulta.
3) Il controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate dalla caccia, da praticarsi di norma selettivamente mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’ISPRA , ai sensi dell’articolo 19 della Legge n. 157/1992, al fine di una migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo e per motivi sanitari.
Allo scopo quindi di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica, nonché per la sicurezza della circolazione stradale, è autorizzata la cattura di cinghiali selvatici allo stato brado che siano potenzialmente pericolosi in quanto, sconfinando dai loro habitat naturali, si avvicinano all’abitato, la conferma e l’incremento del posizionamento di due gabbie da collocare nel quartiere di Macchia Romana.

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