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Consiglio Comunale, Bucci e la bagarre delle multe sotto casa del sindaco

“Ho il diritto e il dovere di fare il sindaco anche sotto casa mia, ed è dovere di un amministratore quello di segnalare se una procedura non funziona bene e cercare di migliorare le cose”

Il sindaco di Genova Marco Bucci, durante la seduta di oggi del consiglio comunale, ha risposto ai consiglieri che gli hanno chiesto conto del caso delle multe in Carignano. La vicenda è relativa a un episodio avvenuto sabato nel quartiere e nella via dove lo stesso sindaco risiede.

Secondo alcuni testimoni Bucci avrebbe criticato l’operato degli agenti che stavano multando le auto parcheggiate in divieto – perché in quelle ore sarebbe dovuta scattare la pulizia delle strade – come indicato da alcuni cartelli. Dopo qualche minuto e un giro di telefonate tra il sindaco e il comandante della polizia locale Gianluca Giurato, gli agenti hanno interrotto la loro attività. Le interrogazioni al sindaco sono arrivate dai consiglieri d’opposizione Gianni Crivello (Lista Crivello), Cristina Lodi (Pd) e Luca Pirondini (M5S).

Tutti hanno chiesto chiarimenti su come fossero andate le cose. Crivello ha sottolineato come ci sia stata una disparità di trattamento tra chi dovrà pagare una multa e chi no e che “le istituzioni non hanno fatto una bella figura” mentre Lodi ha chiesto “come mai il sindaco abbia ritenuto che le regole non andassero rispettate quando in altre situazioni l’amministrazione esige pieno rigore”. Pirondini ha elencato altri casi di multe a tappeto nei quali non ci sono stati interventi affinché “i cittadini non fossero vessati. Non vorremmo pensare che lei abbia mentito, perché in altri Paesi se un sindaco mente poi si deve dimettere”. Questa frase ha fatto adirare Bucci che ha parlato di insulti. Il consigliere M5S a sua volta ha accusato il sindaco di avere utilizzato un’espressione infamante. Il presidente del consiglio Alessio Piana ha poi riportato la calma in aula.

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