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Consiglio comunale approva tetto del 30% di stranieri in classe

Dopo l’approvazione della Giunta, arriva nelle ultime ore anche il via libera del Comune. Nelle scuole dell’infanzia massimo 30% di stranieri per classe.

Crocefisso in tutte le scuole, insegnamento della religione cattolica quale “principio fondante l’attività” e un tetto massimo di 3 stranieri su 10 in ogni classe. Sono queste le novità introdotte dal nuovo Regolamento per le scuole dell’infanzia, approvato a maggioranza nelle ultime ore dal Consiglio comunale di Trieste, dopo che all’inizio di novembre la Giunta aveva dato il via libera. Si tratta di una decisione “che si rifà a una circolare del Ministero dell’Istruzione e che non parla di discriminazione, ma dà espressamente un’indicazione per l’integrazione di bambini di cittadinanza non italiana, stabilendo che tra i criteri, per un’offerta educativa e didattica opportuna e di qualità, ci dovrebbe essere il tetto del 30%”, spiega Angela Brandi, assessore all’Educazione.

Dopo l’approvazione della Giunta, il regolamento aveva suscitato polemiche tra i partiti di opposizione, tra le associazioni e le sigle sindacali. Il capogruppo del Partito Democratico nella V circoscrizione, Maria Luisa Paglia, aveva detto che il nuovo regolamento costituiva un esempio di “propaganda fatta sulla pelle dei bambini”. Il Garante regionale dei diritti della persona, Walter Citti, aveva detto che il provvedimento del tetto massimo del 30% di stranieri è “obiettivamente suscettibile di veicolare e rafforzare nell’opinione pubblica un messaggio potenzialmente stigmatizzante e di esclusione”.

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