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Comune Genova delibera contro turismo sessuale danno minori

 

Un anno e mezzo di lavoro e dialogo con ong e associazioni di categoria ma oggi il Comune di Genova è la seconda città italiana – la prima è stata Roma – ad aderire al codice di condotta dell’industria turistica nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro il turismo sessuale a danno di minori. La seduta di oggi ha approvato all’unanimità la delibera proposta da consiglieri del Pd, della Lista Crivello e di Vince Genova.

Il testo propone un’azione su diversi piani. Il primo punto prevede per l’amministrazione di recepire il codice di condotta per le imprese del turismo impegnandosi a diffonderlo il più possibile tra associazioni di categoria, sindacati del settore, scuole, servizi sociali e volontariato, come strumento di informazione, contrasto e repressione dello sfruttamento sessuale dei minori. La delibera inoltre dà mandato agli assessori e agli uffici di avviare progetti finalizzati alla sensibilizzazione e al recupero delle vittime nonché alla promozione di un tavolo interistituzionale di verifica sul tema.
“In Italia i reati di prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico, turismo sessuale e tratta di persone sono stati regolati dalla legge nel 1998 – spiega Cristina Lodi, che per prima ha avviato il percorso della delibera – ma quello che mi ha colpito, nel 2018, è che l’Italia è risultata avere il primato di persone che vanno all’estero per fare turismo sessuale con clienti minori”. Il lavoro sulla delibera è stato portato avanti con Ecpat Italia, ong attiva su questo fronte da oltre 20 anni.

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