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Codice etico nel mondo del calcio, la proposta per l’Umbria

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Squarta propone l’istituzione di un Codice Etico per tutti coloro che partecipano al mondo del calcio nella regione Umbria.

“Istituire nella nostra regione una cultura sportiva con finalità formative e sociali che sappia valorizzare le relazioni, la lealtà, la correttezza e il fair-play”. Questo è l’obiettivo che il capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta ha in mente quando sollecita l’istituzione di un Codice etico di comportamento per tutti i cittadini umbri che gravitano a vario titolo nel mondo del calcio. La proposta verrà discussa dall’Aula lunedì 3 dicembre.

Secondo il consigliere, “lo sport deve essere sempre un momento di socializzazione e divertimento”, ma non solo per gli atleti. “Atleti, tesserati di società sportive e genitori dei ragazzini devono astenersi da qualunque tipo di comportamento violento”, è l’appello di Squarta. “Purtroppo ogni settimana accadono episodi spiacevoli in vari campetti dell’Umbria”, aggiunge il consigliere. “Pugni, insulti, offese razziste, risse in tribuna, talvolta viene richiesto perfino l’intervento delle forze dell’ordine. Questi episodi non sono più tollerabili, lo sport deve essere innanzitutto sano divertimento e rispetto per l’avversario. Da parte di tutti: atleti, tesserati e, appunto, genitori”. “Allenatori, dirigenti, ma anche i piccoli atleti e i genitori sugli spalti che troppe volte rovinano giornate di festa, devono rispettare le regole, gli avversari e le scelte tecniche”. Lo sport, e in particolare il calcio, “è un momento importante di crescita e di maturazione per i giovani che non devono soffrire le ingerenze dei genitori maleducati che delegittimano il delicato ruolo dell’allenatore-educatore”.

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