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Chef trovato morto a Londra, al vaglio i bancomat della zona

Continua la caccia al protettore e allo spacciatore di Angelina Barini, la prostituta arrestata per la morte di Andrea Zamperoni, lo chef italiano trovato morto in un motel di Londra. Gli investigatori stanno battendo le piste disponibili per rintracciarli ed individuare eventuali altre persone appartenenti alla cerchia della donna, che nel frattempo resta in carcere con l’accusa di aver fornito a Zamperini la dose letale di fentanil. In attesa dell’esame tossicologico completo sulla vittima, gli inquirenti starebbero esaminando i filmati di alcuni sportelli bancomat non lontani dal Kamway Lodge: secondo indiscrezioni infatti, una carta di credito American Express intestata a Zamperoni sarebbe stata usata per effettuare dei prelievi nell’area limitrofa a dove lo chef è stato trovato. Immagini che potrebbero fornire indicazioni sui ricercati, di cui Barini non ha voluto fare i nomi.

Dopo aver confessato di essere stata lei a procurare la droga, Barini ha puntato il dito contro il suo protettore, che le avrebbe vietato di chiamare la polizia per Zamperoni, e ha parlato di altri uomini presenti nella sua stanza. È a loro che gli investigatori vogliono arrivare per fare chiarezza sulla morte dello chef e di altri due uomini finiti, secondo la polizia, nella rete di Barini e morti per intossicazione da fentanil.

Intanto un’amica della mamma dello chef ucciso ha spiegato: “Quello che la gente dice e pensa qui in paese, anche dopo che si è saputo come è morto, è che Andrea sia una vittima”.

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