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Castelli Romani- padre e figlio agli arresti domiciliari continuavano a riscuotere soldi

Usurai romani fermati nuovamente dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

Già agli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, nonché per truffa ai danni dell’INPS e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, due uomini, padre e figlio rispettivamente di 74 e 49 anni, continuavano a riscuotere il pagamento delle “rate spettanti” ai danni di soggetti usurati anche attraverso minacce ed intimidazioni.

A fermarli nuovamente, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.

La Guardia di Finanza di Frascati, aveva posto agli arresti domiciliari i due soggetti qui sopra citati e un uomo di 46 anni, nell’operazione denominata “Loan-Shark”, che aveva visto indagate anche altre 15 persone coinvolte nel sodalizio criminale.

I metodi utilizzati invece, per estorcere nuovamente denaro alle vittime, erano telefonini intestati a terzi e nuove carte postepay.

“Passi un sacco de guai… A te t’è partito er cervello! io non to dico che posso combina’”. A padre e figlio non era assolutamente bastato il provvedimento preso nei loro confronti, anzi, sembravano più agguerriti che mai nonostante la loro situazione fosse già precaria.

I due sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Velletri.

 

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