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Carcare, Comune affitta aula per convegno Casapound: è polemica

Il sindaco: “Questa amministrazione, apartitica, non pone veti a nessuno, purché operi nel rispetto delle regole e della legalità”

SAVONA – Il piccolo comune di Carcare (Savona) balza prepotentemente all’onore delle cronache dopo che l’amministrazione comunale ha deciso di affittare a Casapound l’aula magna delle scuole medie locali per lo svolgimento, la sera del prossimo 9 novembre, di una conferenza sui meccanismi dell’euro. L’aula solitamente viene concessa in locazione a enti e associazioni che ne fanno richiesta.

In una nota diramata in queste ore Casapound spiega lo spirito dell’iniziativa: “Sarà il primo di una serie di incontri ed iniziative che si svolgeranno a Carcare durante le quali verranno affrontati molteplici aspetti connessi alla crisi delle comunità locali piccole e medio-piccole, da quello politico a quello sociale passando per quello sanitario ed economico”.

La decisione del consiglio comunale non è andata giù agli esponenti politici di centrosinistra. A guoidare la protesta è il Pd: «Le scuole sono patrimonio di tutti ed eè inaccettabile che un movimento dichiaratamente fascista possa trovare spazio per propagandare le proprie idee all’interno di uno spazio pubblico. Chi ha dato quest’autorizzazione? Altre amministrazioni civiche liguri, anche a guida centrodestra (non ultimo il Comune di Genova), hanno assunto deliberazioni che vietano di mettere a disposizione sale pubbliche a movimenti o associazioni che manifestino ideologie razziste, xenofobe, antisemite, omofobe e, che si ispirino, direttamente o indirettamente, al fascismo e al nazismo».

Il sindaco Christian De Vecchi, a capo di una lista civica appoggiata dal centrodestra, replica alle perplessità dell’opposizione: «Questa amministrazione, apartitica, non pone veti a nessuno, purchè operi nel rispetto delle regole e della legalità». «Credo – aggiunge il primo cittadino –  che limitare la libertà di espressione sia un concetto di natura fascista, non certo il contrario. Per questo il nostro spirito e’ quello di essere equidistanti da tutti, senza discriminazioni per nessuno, soprattutto per chi presenta regolare domanda (nel caso dei locali comunali) ed è ammesso dal Ministero dell’Interno a partecipare alle elezioni democratiche».

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