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Cal: intesa su lavoro agile e ok a regolamento Carta e Dote famiglia

Udine, 8 giu – Il Consiglio delle Autonomie locali (Cal) ha
espresso l’intesa all’unanimità sulla pre-intesa inerente
l’accordo sul lavoro agile e altre forme di lavoro a distanza che
riguarda il personale non dirigente del Comparto unico della
Regione Friuli Venezia Giulia e il parere positivo sul
regolamento per l’attuazione della Carta famiglia e della Dote
famiglia. I provvedimenti sono stati illustrati rispettivamente
dagli assessori alle Autonomie locali e alla Famiglia.

Il testo della pre-intesa sul lavoro agile e il lavoro da remoto
nel Comparto unico del pubblico impiego regionale e locale del
Friuli Venezia Giulia è strutturato in 8 articoli, suddivisi in
due capi; completa il testo della pre-intesa una dichiarazione
congiunta della parte datoriale e delle organizzazioni sindacali
Cgil Fp, Cisl Fp, Cisal enti locali Fvg, Uil Fpl, Ugl autonomie
che hanno raggiunto l’accordo lo scorso 11 maggio.

Come ha riferito l’esponente della Giunta regionale, l’accordo si
applica al personale, escluso quello dell’area contrattuale della
dirigenza, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o
determinato delle Amministrazioni ed Enti facenti parte del
Comparto ed è un contratto di primo livello a cui deve seguire,
come indicato nell’articolo 5, l’accordo individuale fra la parte
datoriale e il dipendente.

L’assessore alle Autonomie locali ha ricordato come il contratto
di primo livello in vigore non contempli il lavoro agile che
invece viene introdotto con questo accordo stralcio.

La pre-intesa specifica che le attività da svolgere in modalità
agile sono individuate dall’Amministrazione, previo confronto con
le organizzazioni sindacali, e definisce i criteri di priorità
per l’accesso al lavoro agile, avuto riguardo, in generale,
all’esigenza di conciliare le esigenze di benessere dei
lavoratori con il miglioramento dei servizi pubblici e con le
specifiche necessità tecniche delle attività.

Vengono indicate inoltre l’articolazione della prestazione in
modalità agile e il diritto alla disconnessione individuando
precise fasce temporali della prestazione lavorativa.

Il Capo II tratta invece del Lavoro da remoto realizzabile con
l’ausilio di dispositivi tecnologici, messi a disposizione
dall’Amministrazione e può essere svolto nelle forme di
telelavoro domiciliare, che comporta la prestazione dell’attività
lavorativa dal domicilio del dipendente o attraverso altre forme
di lavoro a distanza, come il coworking o il lavoro decentrato da
centri satellite.

La pre-intesa, che interviene a fine emergenza sanitaria,
riflette la consapevolezza delle parti firmatarie del dato di
fatto che il lavoro agile non può più essere relegato ai margini
delle realtà produttive, proprio per la spinta decisiva che ha
dato all’organizzazione del lavoro pubblico, per obiettivi e
risultati raggiunti, e nell’ottica della responsabilizzazione del
lavoratore. Recepisce inoltre il mandato del Governo e delle
Confederazioni sindacali (Patto per il lavoro pubblico e la
coesione sociale dello scorso 10 marzo) di fornire una disciplina
in via ordinaria del lavoro agile, che non può continuare a
svolgersi secondo le modalità dettate dalle esigenze
dell’emergenza sanitaria.
ARC/LP/al

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