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Bocconi avvelenati per difendere la vigna

Spugne fritte, denunciato

Barberino Val d’Elsa –Un privato giorni fa ha fatto la segnalazione ai Carabinieri Forestali, per il ritrovamento di 9 spugne fritte. Le spugne erano state messe li per difendere la vigna, attirare gli animali selvatici che mangiando tali bocconi sarebbero morti per occlusione intestinale. Dopo aver sentito più persone, i carabinieri forestali hanno denunciato un uomo per getto pericoloso di cose. Le spugne sono state consegnate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana con sede a Scandicci per le analisi tese a rilevare l’eventuale presenza di sostanze tossiche o nocive. Secondo le analisi, quelle spugne sono in tutto e per tutto paragonabili ai bocconi avvelenati. Vista l’estensione dei terreni interessati dal ritrovamento delle spugne, i militari si sono avvalsi della collaborazione del Nucleo Cinofilo Antiveleno del reparto Carabinieri Parco Nazionale Foreste Casentinesi, per compiere un’ulteriore bonifica e rinvenire la presenza di eventuali carcasse di animali. Il sopralluogo – insieme a due cani specializzati nell’individuazione di esche avvelenate –  non ha portato alla scoperta di altre spugne né di carcasse animali.

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