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Autista tir, “tragedia inevitabile” ma “16 morti sono davvero troppi”

Autista tir, “tragedia inevitabile” ma “16 morti sono davvero troppi”: le parole di Abate all’ANSA

“Stanotte non ho chiuso occhio. Via via i dolori delle ferite crescono e, con i dolori, anche la consapevolezza di quello che è successo. Ma è stata una tragedia inevitabile, vista la dinamica”; sono queste le parole di Rocco Abate rilasciate all’ANSA in un’intervista. Abate è il conducente del tir che due giorni fa, vicino Foggia, si è scontrato contro un furgone carico di braccianti con la conseguente morte di 12 lavoratori extracomunitari.

Quindi, Abate, 57 anni, è uno dei soli tre sopravvissuti allo schianto. “Se non è un miracolo questo?”, ha detto ancora in stato confusionale. Come lui stesso racconta, nel violento scontro ha riportato “alcune lesioni alle costole sul lato sinistro e contusioni a piede, ginocchio e spalla”. Inoltre, per uscire dal suo tir, che si è ribaltato sulla strada statale 16, ha dovuto allargare il buco sul parabrezza ferendosi con i vetri rotti.

Infine, il 57enne ha affermato sempre nell’intervista: quella strada “La percorro due volte a settimana”. Quindi conclude: “Non siamo noi a dover prendere provvedimenti su queste cose, ma 16 morti sono davvero troppi”.

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