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Autista aggredito: “Ora ho paura a tornare al lavoro”

Autista aggredito su linea 46: “Ho paura a tornare al lavoro”.

Lucio Iannucci è l’autista di autobus aggredito sul bus della linea 46. Dopo una notte in ospedale è potuto rientrare a casa, ma non si sente più di tornare al lavoro.

“Non ho mai visto tanta violenza e ora tutto quello che mi rimane, insieme al dolore per le botte, è la paura di tornare a lavoro”, racconta a Repubblica.

“Sono partito alle 23.15 dal capolinea di Primavalle, il bus era diretto verso Campo de’ Fiori. Ho notato il gruppetto di ragazzi perché non erano tranquilli ma nulla che potesse anticipare quello che poi è accaduto. Avevo anche notato che erano tutti ragazzi molto giovani. E per questa ragione non mi ero allarmato”.

Nel frattempo, i passeggeri del bus, durante l’aggressione, non hanno fatto nulla. “Ma li capisco, erano tutti terrorizzati perché quei ragazzi erano delle belve. Non appena sono scappati via una ragazza mi ha portato del ghiaccio mentre una coppia di signori chiamava i soccorsi. Poi devo aver perso conoscenza perché non ricordo altro fino all’arrivo della polizia e dell’ambulanza. Mi hanno portato al pronto soccorso dove i medici hanno deciso di ricoverarmi per una notte. Gli agenti mi hanno subito informato che li stavano cercando”.

E alla domanda, se ha paura di tornare al lavoro risponde: “Sì. Ho molta paura per me e per i miei colleghi. Quella sulla sicurezza è una battaglia che combattiamo da anni ma nessuna amministrazione ci ha mai ascoltati e questi sono i risultati. Non abbiamo misure sufficienti di tutela. La verità è che non so se riuscirò a tornare a lavoro e anche questo mi spaventa. Ora sono a casa e questo tempo lo voglio impiegare anche a riprendermi psicologicamente”.

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