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Assemblea nazionale Anci: Pnrr, protezione civile e migrazione al centro di tre tavole rotonde al Jean Nouvel

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Sono intervenuti il vicesindaco Piciocchi e gli assessori alle Politiche sociali Rosso e alla Protezione civile Gambino

Sono iniziati questa mattina i lavori della 40esima Assemblea nazionale Anci, ospitata a Genova nel padiglione Jean Nouvel al Waterfront di Levante. Gli eventi a latere dell’Assemblea hanno visto la partecipazione del vicesindaco e assessore con delega al Pnrr Pietro Piciocchi all’interno del focus dedicato al “Pnrr e il fondo edifici di culto”, che è stato aperto dal saluto da remoto del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

“Abbiamo iniziato questa mattina con un importante convegno sulla misura del Piano nazionale di ripresa e resilienza promosso dal ministero dell’Interno su un fondo molto importante per il recupero del nostro patrimonio storico artistico – ha spiegato il vicesindaco Piciocchi – due interventi sono anche nella nostra città: la chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, conosciuta per il famoso Volto Santo, il Mandylion del 1300, e l’antica cattedrale di san Siro di cui verrà restaurato il campanile”.

Il vicesindaco Piciocchi ha anche aggiunto: “Questi convegni sono molto importanti per fare squadra, mettendo insieme enti diversi, in questo caso Comuni, Soprintendenza e autorità ecclesiastiche: si collabora tutti insieme per la tutela del nostro patrimonio artistico che è parte della rigenerazione delle nostre città. Un forte messaggio partito proprio dall’assemblea Anci che interessa la cultura, i nostri beni che sono il futuro dell’Italia di cui tutti dobbiamo sentirci molto responsabili”. Alla Sala san Giorgio, si è svolto l’evento “Progetti Lgnet: accogliere e integrare per città più sicure” organizzato nell’ambito del Fami-Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020. “Abbiamo presentato i risultati di Lgnet 1 e 2 per l’educazione all’abitare e il civic engagement, due progetti che il Comune di Genova ha portato avanti con significativi risultati per un totale di oltre 200 persone coinvolte – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso – Quarantacinque persone hanno partecipato alla manutenzione dei cimiteri non solo quello monumentale di Staglieno, ma anche quelli delle delegazioni che sono molto cari ai genovesi. Auspichiamo che venga finanziato anche Lgnet 3 perché pensiamo che sia un percorso giusto per l’integrazione”. Apprezzamento è stato riscosso proprio dall’esperienza Lgnet raccontata durante il convengo che ha visto impegnati i migranti per la manutenzione dei cimiteri di Cesino, Pegli e Sestri Ponente, dove hanno operato squadre composte da 4 o 5 persone coinvolte in progetti Sai, sotto la supervisione di un tutor.

“Il risultato finale è stata l’integrazione all’interno delle comunità dove questi ragazzi hanno lavorato – ha specificato l’assessore Rosso – stringendo rapporti con le persone del quartiere: un grande successo che vogliamo portare avanti grazie alla rete Anci”. Durante la mattinata si è svolto il convegno “Mutuo soccorso fra Comuni in emergenza – Colonna Mobile Enti Locali “, un momento di riflessione rispetto alle attività di mutuo soccorso per la continuità amministrativa promosse dai Comuni in occasione delle emergenze di rilievo nazionale con lo scopo di valorizzare l’esperienza condotta dalla Colonna Mobile degli enti locali (CMEELL), a partire dell’alluvione dell’Emilia-Romagna. I lavori sono stati aperti dall’assessore alla Protezione civile Sergio Gambino.

“Abbiamo avuto modo di approfondire l’esperienza della colonna mobile avviata in via sperimentale 5 anni fa – ha commentato l’assessore Gambino – il Comune di Genova, attraverso la colonna mobile di supporto amministrativo, è intervenuto ultimamente a Forlì con nostri 57 dipendenti comunali, tra agenti della Polizia locale e tecnici amministrativi, consentendo al Comune colpito l’emergenza la continuità amministrativa. Bisogna prendere spunto da tutto ciò che questo progetto sperimentale ha portato di utile, dando un futuro alla colonna mobile di supporto, che può procedere in parallelo alle altre colonne mobili, diventando uno strumento sistemico che supporti le amministrazioni al ritorno alla normalità, dopo le emergenze”.

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