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Assegno di Inclusione: Inps Respinge il 26% delle Domande, Ecco le Cause Principali

Pagamenti in Arrivo: Analisi dei Dati Inps

L’Inps ha recentemente respinto il 26% delle domande per l’Assegno di Inclusione, un dato rivelato in una nota ufficiale che ha sollevato interrogativi tra i richiedenti. Vediamo nel dettaglio cosa emerge dai dati e le ragioni principali di respingimento.

Cifre e Fatti

Nel mese di gennaio, l’Inps ha lavorato su 446.256 domande per l’Assegno di Inclusione, pervenute nei primi giorni dell’anno. Tuttavia, di queste, ben 117.461 sono state respinte per mancanza di requisiti. La nota ufficiale specifica che tra le cause principali ci sono esiti negativi sopra soglia su Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica), superamento delle soglie di reddito e omissione nella dichiarazione dell’attività lavorativa.

Prossimi Pagamenti e Dettagli Supplementari

Venerdì partiranno i pagamenti per 287.704 nuclei familiari che hanno superato positivamente la fase istruttoria. Si tratta di un passo importante che coinvolge il 64% delle domande processate. L’importo medio dell’assegno è di 645,84 euro.

A Chi è Riconosciuto l’Assegno di Inclusione

L’assegno è destinato a nuclei familiari con almeno un componente in condizioni specifiche, come disabilità, minorenni, persone con almeno 60 anni di età o in condizioni di svantaggio sociale, inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione.

Requisiti di Isee e Reddito Familiare

Per ottenere l’Assegno di Inclusione, il nucleo familiare del richiedente deve possedere un Isee in corso di validità, non superiore a 9.360 euro, o un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi.

Il parametro, pari a 1 per il nucleo familiare, può aumentare fino a 2,2, e ulteriormente a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Sono previste soglie specifiche se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza.

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