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Ancora niente giustizia per il medico ucciso in Kenya nel 2015

Gli iter burocratici rallentano il processo. “La prossima udienza è fissata per giugno ma non è chiaro quanto ci vorrà per una sentenza”, spiega l’avvocato.

A due anni e mezzo dalla morte per omicidio avvenuta in Kenya della dottoressa Rita Fossaceca, la famiglia della donna vede ancora lontano il momento in cui sarà pronunciata una sentenza: a causa della burocrazia e dei lunghi tempi di attesa, la macchina della giustizia non sembra ancora pronta a fornire una risposta definitiva.

La sera del 28 novembre 2015, il medico di Trivento fu uccisa durante un assalto al piccolo villaggio di Wamatu, distretto di Malindi, da una banda di rapinatori. Il processo in kenya è passato attraverso numerose udienze, delle quali alcune sono state tenute anche in italia per raccogliere le testimonianze dei familiari di Rita, ma, da un po’ di mesi a questa parte vi sono stati numerosi rallentamenti nell’iter burocratico dovute soprattutto agli impegni dei giudici.

“La prossima udienza è ora in calendario a fine giugno – spiega l’avvocato Giulia Lozzi, che assiste la famiglia Fossaceca – ma è chiaro che certezze sui tempi per arrivare ad una sentenza non ci sono e questo ci lascia abbastanza perplessi. Comunque continuiamo a seguire con attenzione le notizie provenienti dal Kenya”.

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