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Ancona, smantellata psico-Setta macrobiotica. Gli adepti trattati come schiavi

Il capo della psico-setta è indagato insieme ad altri collaboratori per associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale

ANCONA – Un’importante indagine della polizia di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Ancona, ha permesso di sgominare una “psico-Setta” che operava tra le Marche e l’Emilia-Romagna nel campo dell’alimentazione macrobiotica. Quattordici persone sono state arrestate con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale. Dalle risultanze investigative emerge come gli adepti fossero condizionati fino al punto di essere schiavizzati.

La Setta propagandava l’alimentazione alternativa come terapia contro malattie altrimenti incurabili.

Secondo gli inquirenti inoltre, i guru della Setta, attraverso il rigido controllo dell’alimentazione e l’isolamento dal mondo esterno plagiavano i seguaci, spesso psicologicamente labili, fino a gestirne l’intera vita e a pretendere da loro donazioni di denaro.

A capo della Setta Mario Pianesi, noto imprenditore del settore macrobiotico.

Le indagini sono state avviate nel 2013 dopo la denuncia di una ragazza, in passato vittima della Setta e che ha raccontato alle forze dell’ordine di aver creduto ai racconti sui benefici “miracolosi” della dieta elaborata dal capo del gruppo in grado di curare malattie rare. Agli indagati sono contestati reati di natura finanziaria per aver evaso il pagamento di imposte per centinaia di migliaia di euro

All’operazione hanno collaborato le Squadre mobili di Ancona e Forlì e supportate dalla Squadra Anti Sette del Servizio centrale operativo della polizia di Stato

 

 

 

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