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Ancona, Greenpeace Italia aderisce alla manifestazione del 15 ottobre ad un mese dall’alluvione

Greenpeace Italia aderisce convintamente alla manifestazione indetta per il 15 ottobre ad Ancona, un mese dopo la terribile alluvione che ha colpito uomini, donne e bambini nelle Marche. 

«Quanto avvenuto nelle Marche è la tragica conferma che l’inferno climatico alimentato dalle aziende dei combustibili fossili, che per decenni hanno negato il problema e oggi promuovono false soluzioni investendo in propaganda e greenwashing, sta colpendo con violenza anche il nostro Paese», dichiara Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. «Gli eventi climatici estremi si moltiplicano e sono sempre le persone piú vulnerabili a pagarne le conseguenze, mentre l’industria delle fonti fossili continua a incassare milioni di extra-profitti. Sulla nostra pelle». 

Greenpeace aderisce in solidarietà delle vittime e di tutta la popolazione delle Marche, per chiedere che quanto successo un mese fa non diventi l’ennesimo allarme inascoltato. L’appello dell’organizzazione ambientalista è di svincolare l’Italia e l’Europa dalle fonti fossili puntando su energie rinnovabili ed efficienza energetica per proteggere davvero le persone, contrastare la deriva climatica e ridurre la frequenza di eventi così disastrosi. 

«Oggi in Italia assistiamo al rilancio di nuove trivellazioni e al moltiplicarsi di infrastrutture, come i rigassificatori, che ci vincolerebbero per decenni a una fonte pericolosa per il clima e l’economia, come il gas fossile, e al ritorno di impercorribili opzioni sul nucleare, che servono solo a distrarci dall’impellente necessità di abbandonare il prima possibile gas, petrolio e carbone», conclude Giannì.

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