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Ambiente: Scoccimarro, rafforzare vigilanza ambientale ciclo rifiuti

Udine, 22 giu – Dal primo settembre, le competenze in materia
di vigilanza ambientale svolte dal Nucleo operativo per
l’attività di vigilanza ambientale (Noava) saranno trasferite
dalla Direzione Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e
montagna alla Direzione centrale Difesa dell’ambiente, energia e
sviluppo sostenibile.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente
Fabio Scoccimarro intervenuto oggi a Udine al seminario
“Vigilanza e controllo in materia di rifiuti. Innovazione e
semplificazione” rivolto ai Corpi di polizia municipale e ai
tecnici ambientali.
“La Regione ha convintamente imboccato la via dell’economia
circolare e della transizione ecologica che include un
rafforzamento dei controlli sulla produzione e gestione dei
rifiuti – ha detto Scoccimarro -; un percorso idoneo a garantire
un adeguato presidio di controllo ambientale è quello che passa
attraverso una stretta connessione tra processo autorizzatorio e
attività di vigilanza ed è puntando in questa direzione che si è
scelto di trasferire alla Direzione centrale difesa
dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, il Noava per tutta
l’attività di controllo”.
Centrale in questa visione è la condivisione di dati e
informazioni, obiettivo a cui mira il Protocollo d’intesa per la
legalità tra la Regione, l’Albo nazionale gestori ambientali, la
Camera di commercio Venezia Giulia, la Procura della Repubblica
di Pordenone, le Polizie locali di Trieste, di Gorizia e di
Povoletto, la Direzione marittima di Trieste e il Nucleo
operativo ecologico Carabinieri di Udine firmato lo scorso maggio
a Trieste.
“Il mondo delle imprese invoca da tempo e da più voci una
politica del controllo ambientale che non sia finalizzata alla
sola azione repressiva conseguente alle violazioni accertate, ma
volta anche ad assicurare una vigilanza attenta sulle situazioni
di illiceità che provocano fenomeni distorsivi del mercato – ha
affermato Scocimarro -. Ciò è necessario a tutela della regolare
concorrenza affinché chi opera nel rispetto delle regole non sia
penalizzato da chi opera con minori costi derivanti da pratiche
scorrette, rendendo il tessuto economico e sociale, già precario
per la situazione congiunturale, ancora più fragile e minato dal
rischio che gli spazi di mercato resi più ‘convenienti’ diventino
di interesse per chi opera al di fuori della legalità”.
Il seminario ha offerto un approfondimento sulle principali
novità introdotte dal decreto legislativo 116/2020 che ha
recepito le direttive europee sull’economia circolare,
rovesciando la visione della gestione rifiuti da un sistema
lineare ad uno circolare che comprende il riciclo dei rifiuti e
il mercato delle materie prime secondarie.
In particolare sono state approfondite le funzionalità della
nuova applicazione fornita dall’Albo nazionale gestori ambientale
agli organi di controllo e vigilanza che consente di accedere in
modo rapido e semplice alla banca dati dell’Albo. Con l’accesso è
possibile acquisire in tempo reale ogni utile informazione
necessaria per l’attività di accertamento sul trasporto di
rifiuti e per l’eventuale attività sanzionatoria.
ARC/SSA/ma

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