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Ambiente: Scoccimarro, elettrificazione è futuro sostenibile Porto Ts

Trieste, 15 giu – “L’accentuarsi degli effetti dei cambiamenti
climatici e purtroppo della crisi energetica, iniziata già prima
della guerra in Ucraina, ma inevitabilmente inasprita dal
conflitto, rendono quanto mai necessario un cambio di passo nella
progettazione e programmazione delle attività produttive. La
Regione ha sostenuto la stipula dell’importante accordo tra
l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porti
di Trieste e Monfalcone e le Capitanerie di Porto di Trieste e
Monfalcone per la tutela del golfo di Trieste e redatto una guida
per chi desidera vivere il mare nel rispetto dell’ambiente. Il
passo decisivo sarà, però, quello dell’elettrificazione dei
porti, che riguarderà attraverso il Pnrr, anche il porto di
Trieste”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente,
Fabio Scoccimarro, intervenendo al convegno “La transizione
ecologica nei porti”, nel corso del quale esperti di portualità,
ambiente e formazione, tra cui tra cui il presidente
dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale
Zeno D’Agostino e il direttore generale dell’Accademia nautica
dell’Adriatico Bruno Zvech, hanno analizzato gli scenari futuri e
discusso della complessa transizione green tra innovazione e
sviluppo delle competenze future, del cambiamento climatico e gli
adattamenti in area portuale e delle possibilità del
raggiungimento della carbon neutrality in ambito portuale in
Italia come obbiettivo al 2050.
Scoccimarro ha evidenziato che “dopo la chiusura della Ferriera
di Servola, molti cittadini hanno espresso preoccupazione per
l’impatto ambientale rappresentato dalle emissioni in atmosfera
da parte delle numerose navi passeggeri ormeggiate in prossimità
di aree altamente popolate. Una situazione che si verifica anche
a Monfalcone che verrà però in larga parte risolta grazie agli
investimenti sugli scali della nostra regione. L’elettrificazione
dei porti – ha aggiunto l’assessore regionale – è il futuro,
anche se probabilmente solo grazie alla realizzazione di comunità
energetiche potremmo dire di essere giunti alla fine del percorso
avviato in Friuli Venezia Giulia. Mi auguro che il Governo
incentivi l’insediamento nel nostro Paese di realtà produttive
che si occupino della produzione di pannelli fotovoltaici e
batterie, così da non dipendere ancora una volta da un unico
Stato estero per la fornitura di componenti indispensabili per il
raggiungimento dell’autonomia energetica che stiamo ricercando”.
L’assessore ha quindi ricordato “l’impegno della Regione per il
raggiungimento della neutralità emissiva con almeno 5 anni di
anticipo rispetto agli obiettivi del Green Deal europeo” e
rimarcato “la volontà di creare una rete con le Regioni e Paesi
confinanti attraverso gli Stati generali dello Sviluppo
sostenibile dell’Alto Adriatico e dell’Europa centrale che
organizzeremo in autunno a Trieste. L’ambiente non conosce
confini amministrativi ed è necessaria la collaborazione e la
condivisione da parte di tutti per raggiungere gli ambiziosi
obiettivi che ci siano prefissi”.
ARC/MA/al

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