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Al Museo delle Raccolte Frugone, un focus espositivo dedicato a Giovanni Boldini

Inaugura al Museo delle Raccolte Frugone di Nervi giovedì 12 ottobre, e prosegue fino al prossimo 12 gennaio, la mostra-dossier Dialogo tra due “divine” di Giovanni Boldini. Protagoniste dell’alta società parigina della Belle Époque, Miss Bell La contessa De Leusse sono raffigurate da Giovanni Boldini in tele di grande formato, conosciute come i ritratti delle ‘divine’.

 

La rassegna mette a confronto il capolavoro delle Raccolte Frugone, il grande dipinto che raffigura Miss Bell che è la vera e propria immagine iconica del museo genovese, con il Ritratto della contessa de Leusse in piedi, eccezionale prestito dal museo Giovanni Boldini di Ferrara: due esempi di femminilità connotati da atteggiamenti ugualmente sensuali, ma dal diverso grado di disinibizione, come emerge dalle pose assunte dalle due donne.

 

Le due opere sono messe a confronto diretto, con le due dame una di fronte all’altra, in un allestimento studiato ad hoc dalla conservatrice Simona Parigi per dare il massimo risalto alla magnificenza e all’eleganza delle due parigine.

 

«La valorizzazione delle nostre eccellenze culturali, quali sono i numerosi musei della città che fanno parte di un grande network, si concretizza in questa occasione in una iniziativa che intende puntare i riflettori su uno dei massimi capolavori di pittura conservati a Genova – dichiara il sindaco Marco Bucci – e la notorietà di quest’opera e del suo autore rafforzerà la conoscenza del museo che la conserva. L’opera in prestito da un prestigioso museo di Ferrara con cui il nostro Boldini è messo in dialogo, si inserisce in un percorso di numerose iniziative che lavorano sulle relazioni nazionali e internazionali, che, con episodi significativi come questo, è destinato a far crescere sempre più l’attrattività culturale di Genova».

 

L’iniziativa rappresenta l’avvio di una collaborazione con la GAMC di Ferrara, in cui è conservato il nucleo più consistente di opere di Giovanni Boldini.

 

Giovanni Boldini nasce a Ferrara nel 1842 e, dopo un soggiorno toscano che gli consentirà di conoscere il gruppo dei Macchiaioli, nel 1871 si trasferisce a Parigi dove riscuote un buon successo, che lo fa apprezzare da una committenza facoltosa e celebre. Amato per i suoi ritratti “à la mode”, Boldini raffigura personaggi della sua epoca appartenenti all’alta borghesia e all’aristocrazia, indugiando nell’analisi delle pose e degli abiti, fatto questo che consente al corpus delle sue opere di essere letto non soltanto in chiave prettamente artistica, ma sociale e psicologica. I ritratti di grande formato, in maggioranza dedicati alla celebrazione delle donne, rivelano un’attenzione per la modernità e per la moda che fa di lui un punto di riferimento per il pubblico femminile della sua epoca e per chiunque si dedichi allo studio dell’evoluzione del costume e dell’emancipazione delle donne, che egli coglie in pose disinvolte e sensuali.

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