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Agroalimentare: Zannier, primo settore regge bene, incremento occupati

Oggi a Povoletto l’analisi di Ersa dei dati congiunturali
2020-2021
Povoletto, 15 giu – “Il primo settore continua a dare segnali
molto positivi sul fronte della produttività e degli occupati.
Molte i comparti che eccellono, il settore vitivinicolo in
primis, dimostrando la grande capacità degli imprenditori del
Friuli Venezia Giulia di saper guardare al futuro con
lungimiranza, cogliendo le migliori opportunità. La Regione
continuerà a supportarli con determinazione, conscia
dell’importanza che svolgono per l’economia tutta del nostro
territorio regionale. In questa positiva situazione di crescita,
l’unica cosa che ci preoccupa è la carenza idrica che, se
perdurasse, potrebbe compromettere seriamente i raccolti”.
Lo ha sottolineato questo pomeriggio l’assessore alle Risorse
Agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier,
intervenuto a Grions del Torre di Povoletto alla presentazione
del “Rapporto 2021 sulla congiuntura del settore agricolo in
Friuli Venezia Giulia” di quello del “Settore maidicolo in Fvg:
storico dati dal 2011 al 2021 e indagini sul 2021” e del report
su “Scambi commerciali e andamento dei prezzi delle materie
prime: la situazione in Italia in Friuli Venezia Giulia in
relazione al conflitto russo-ucraino”. L’iniziativa è stata
promossa dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) e
ha visto anche la partecipazione del direttore generale di Ersa,
Francesco Miniussi, con il saluto del sindaco Giuliano
Castenetto.
Nel 2021 il valore della produzione del settore primario si è
ristabilito al periodo della pandemia e, sempre nel 2021, il
saldo export-import agroalimentare è stato positivo. Buoni i
risultati economico-produttivi del settore vitivinicolo in Friuli
Venezia Giulia: il valore economico nel 2021 è di 244 milioni di
euro (più 14,8% rispetto al 2020); la superficie condotta a
vigneto è di 28.688 ettari, in aumento (+1,3% rispetto al 2020);
Bene le produzioni orticole: 1336 ettari (+22,1%, in prevalenza
asparagi, patate, radicchi e zucchine). Nel settore zootecnico i
risultati economico-produttivi sono altrettanto buoni con un
valore economico di 346 milioni di euro (+4,2% rispetto al 2020);
in aumento la produzione di latte (269mila tonnellate, +1,2%) e
di Montasio Dop (860.319 forme, +10,4%). In crescita anche i
valori economici nel settore ittico: la troticoltura regionale si
è ristabilita a valori pre Covid. In aumento la produzione di
cozze (+5,2%) e il pescato in mare a Marano Lagunare (+9,6%).
Buona l’occupazione nelle imprese agricole del Friuli Venezia
Giulia con un aumento del 2,6% nel 2021 sul 2020, e del 6% in
seno alle imprese della silvicoltura. Sono oltre 25mila gli
addetti nel settore primario, in aumento del 2,6%. L’Udinese e il
Pordenonese occupano 8mila dipendenti ciascuno, seguiti dal
Goriziano (oltre 4mila) e da Trieste (più di 500).
Per quanto riguarda le conseguenze dirette del conflitto, in base
alle rielaborazioni eseguite da Ersa, si potrebbe percepire la
mancanza di mais e sorgo (Ucraina) e di semi di lino (Russia). Si
registra l’aumento dei prezzi di energia, fertilizzanti e mangimi
con conseguente incremento di costi di produzione delle aziende
agricole, con possibilità di calo di redditività economica del
settore agroalimentare. Come conseguenza indiretta del conflitto,
tuttavia, potrebbe esserci un aumento delle superfici investite a
mais, con aumento della produzione interna.
ARC/PT/al

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