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Agricoltura: Zannier, impianto irriguo Prepotto efficienza Consorzio

L’opera intitolata alla memoria del funzionario regionale Lucio
D’Atri

Prepotto, 8 lug – “Un’opera importante, finanziata dalla
Regione, che testimonia la capacità del sistema dei Consorzi di
bonifica regionale di operare nell’interesse dei coltivatori e
del territorio”.
Lo ha detto oggi a Prepotto l’assessore regionale alle Risorse
agroalimentari Stefano Zannier nel corso della cerimonia di
inaugurazione dell’impianto microirriguo di Brischia-Albana,
intitolato alla memoria del funzionario regionale Lucio D’Atri
prematuramente scomparso nel 2020, che consentirà l’uso razionale
della risorsa idrica e l’accumulo delle acque meteoriche a
beneficio di oltre 100 ettari di coltura di pregio della zona.
Tra le autorità presenti all’evento, il sindaco di Prepotto
Mariaclara Forti.
Come ha spiegato l’assessore, dopo aver ringraziato il Consorzio
di bonifica Venezia Giulia per aver intitolato l’opera a Lucio
D’Atri, relativamente all’impianto di Brischia-Abana lo
stanziamento regionale è stato di 1.760.000 euro e “come tutte le
decisioni assunte in questa legislatura, anche questa – ha detto
– è partita da un ragionamento di sistema e condivisa in base a
un’esigenza concreta”.
“A riprova di ciò – ha continuato Zannier – oggi abbiamo presenti
i rappresentanti di tutti i consorzi del Friuli Venezia Giulia,
perché c’è una vera cultura di sistema fondata sulla lealtà e
sulla fiducia declinata più nelle strette di mano che con le
carte bollate”.
L’esponente della Giunta ha poi ricordato i 18 milioni di euro
recentemente deliberati a favore dei Consorzi “per realizzare nel
tempo più breve possibile in tutto il territorio regionale
impianti come quello appena inaugurato”.
Infine, l’assessore ha concluso affermando che serve spiegare
all’esterno il fatto che la risorsa idrica viene utilizzata in
campo agricolo per produrre un bene primario essenziale e non per
fare del business o del profitto fine a se stesso. In
quest’ottica vanno trovate soluzioni per ridurre ancora di più
l’uso dell’acqua, senza però demonizzare un settore produttivo
fondamentale della filiera agroalimentare.
ARC/GG/ma

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