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Agricoltura. A Parma la Consulta provinciale. L’assessore Mammi “Sosteniamo imprese e territori, in questa fase complessa, con tante misure per attivare gli investimenti e le innovazioni aziendali”

Bologna – Un’agricoltura forte sui mercati nazionali e internazionali, con prodotti che rappresentano il cuore della food valley emiliana ma che oggi sconta le incertezze dovute prima alla pandemia e ora alla guerra in Ucraina, con pesanti rincari di materie prime ed energia.
È la fotografia emersa nel corso della riunione della Consulta agricola di Parma, con l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e i rappresentanti delle organizzazioni locali professionali agricole e agroalimentari.
Tra i temi affrontati anche l’allarme e gli interventi di prevenzione per la peste suina africana, di cui non è stato riscontrato alcun caso in Emilia-Romagna, quindi le trattative per il prezzo del pomodoro. Focus importante sul sistema irriguo locale, sul quale sono già stati finanziati 36,5 milioni di euro di investimenti, sebbene permanga il problema siccità.

“Parma è il cuore della food valley- ha affermato Mammi-, un’area fortemente vocata alla produzione agricola e agroalimentare di grande qualità. Questa è una fase complessa, data la situazione internazionale ma stiamo continuando a sostenere le imprese e i territori per la produzione, per portare sulle nostre tavole cibo di qualità e valore. Siamo a fianco delle imprese come dimostrano le tante misure attivate attraverso i bandi per attivare gli investimenti e le innovazioni aziendali”.

Un territorio, quello di Parma e provincia dove sono state ammesse quasi 20 mila domande sul Programma di Sviluppo Rurale, un quinto delle complessive domande regionali. I beneficiari sono stati 3.694, di cui 2.781 ditte individuali (29% donne, 12% giovani) e sul Programma di sviluppo rurale 2014- 2020 sono stati erogati 127 milioni di euro di contributi.

L’assessore ha poi illustrato le proposte delle Regioni presentate al Governo e in particolare ai ministri delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Richieste che riguardano i contributi e ristori per il settore, la diminuzione delle accise, gli incentivi a superficie alle aziende per aumentare le produzioni nazionali di colture che oggi importiamo, la semplificazione per l’avvio degli impianti delle fonti energetiche alternative, il rinvio della nuova Pac, lo sblocco di tutti i pagamenti sospesi e gli interventi sui mutui e ristrutturazione del debito.
Ribadita la richiesta dell’Emilia-Romagna di alcune modifiche sul primo pilastro della nuova Pac, riguardante i pagamenti diretti agli agricoltori e le misure di gestione dei mercati agricoli nell’ambito dell’Ocm (Organizzazione comune di mercato).
L’assessore ha infine fatto il punto sui bandi usciti e su quelli che verranno pubblicati nei prossimi mesi e riguardanti: sicurezza nelle aziende agricole, albo agromeccanici, mercati contadini nei centri urbani, investimenti per agricoltura sociale.


Olga Cavina

In allegato: scheda su investimenti e progetti a Parma  

 

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