Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia all’assemblea di Confindustria di Firenze sono chiare: sì all’ampliamento dello scalo.
“Con la crescita il governo si gioca la sua credibilità e la sostenibilità della manovra economica: incrociamo le dita, entriamo nel merito adesso di questi provvedimenti e risorse, e vediamo se è un elemento utile”.
Dal punto di vista di Boccia, Firenze è “grande città italiana, specchio del paese. Ha bisogno di una dotazione infrastrutturale a livello di un grande paese industriale com’è l’Italia. Dobbiamo mantenere la posizione della seconda manifattura d’Europa, cercare di pensare in grande e andare oltre.”
“Io sono per le infrastrutture a qualsiasi latitudine del paese, a partire da Firenze.”
Per quanto riguarda poi la questione Bekaert: “La decisione della multinazionale belga di spostare la sua produzione in Romania dismettendo lo stabilimento italiano di Figline Valdarno, per il quale è stato siglato un accordo in questi giorni al Mise sta a sottolineare che dobbiamo attrarre investitori e non farli scappare.
Il punto non è il costo del lavoro: la Germania ci insegna che puoi avere anche un costo del lavoro alto, purché tu abbia una produttività alta. Il punto è come fidelizzare le aziende internazionali che sono, e come attrarre gli investitori. Partire da queste criticità per costruire potenzialità”.