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Addio a ponte Morandi, l’esplosivo demolisce le pile del lato Est.

 

GENOVA – Sono collassate in pochissimi secondi le pile del lato Est del cantiere di ponte Morandi. Le micro cariche posizionate sulle pile 10 e 11 hanno demolito i due monconi rimasti in piedi da quel tragico 14 agosto.

Tutto si è svolto in un batter d’occhio. Prima si sono staccati gli stralli grazie alle cariche di dinamite posizionate nelle scorse ore dagli incursori del 9° Reggimento “Col Moschin”, poi è stata la volta delle pile.  Pochi minuti prima, alle 9.31 sono partiti i cannon fog che l’acqua per limitare la diffusione delle polveri.  Poi le sirene che hanno anticipato l’esplosione vera e propria. Un grande silenzio ha accompagnato i momenti precedenti . Poi un boato e un muro d’acqua che si è alzato sul ponte, delle colonne d’acqua che si alzate per mitigare le polveri. La terra ha tremato per pochi secondi in corrispondenza dell’esplosione.

– GLI AGGIORNAMENTI:

11.00 – E’ in corso la ricognizione degli esplosivisti della Siag e del Col Moschin sulle macerie delle pile 10 e 11 di Ponte Morandi per controllare che tutte le microcariche siano esplose. “La sequenza di demolizione è stata completata con successo”, ha detto il colonnello Juri Grossi, comandante degli Incursori del Col Moschin, al termine delle operazioni di abbattimento delle pile.

10.20 – “Non ci sono cariche rimaste inesplose, ora ci stiamo accertando che non ci siamo pezzi pericolanti. Stiamo anche verificando che la vicina autostrada non abbia subito danni. Entro la serata dovremmo sapere tutto. Il risultato è quello che ci aspettavamo.  Ora resta da ultimare lo smontaggio delle ultime pile di ponente” così Vittorio Omini direttore tecnico dell’Ati, l’associazione delle aziende che si stanno occupando della demolizione.

10.00 – “Ci vorranno circa tre ore per avere i primi risultati sulla qualità dell’aria” spiega Federico Grasso di Arpal. Le centraline devono infatti avviare le nuove analisi per capire la situazione ambientale.

9.50 – “E’ andato tutto secondo programma. Ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Alle 9,37 il ponte e venuto giù”. Lo ha detto il sindaco e commissario Marco Bucci commentando l’esplosione delle pile delle 10 e 11 di ponte Morandi e ringraziando “tutti quelli che hanno lavorato. Un grande lavoro che va riconosciuto”.

9.38 – Le micro cariche cancellano le pile 10 e 11 di ponte Morandi

9.00 – Un po’ di ritardo per due persone rimaste in casa che non volevano abbandonare le proprie abitazioni

8.30 – “E’ una giornata importante per Genova e per il suo significato simbolico. I tempi verranno rispettati, questo skyline non ci sarà più e Genova entra in una nuova dimensione che ci riporterà poi alla normalità. E’ la dimostrazione che il cantiere di ponte Morandi sta rispettando i tempi. Le istituzioni, tutte hanno fatto buon lavoro, tutti hanno remato nella stessa direzione” così il governatore ligure e commissario all’emergenza Giovanni Toti. “Il pensiero va alle vittime di quella tragedia che non sarebbe mai dovuta succedere e poi a tutti quelli che quel giorno hallo lavorato” prosegue Toti.

8.15 – “Stiamo lavorando con i cittadini da una settimana, avevamo paura di non riuscire ad avvertire tutti ma ce l’ abbiamo fatto. Abbiamo preparato tutto,i centro di accoglienza della protezione civile sono pronti. Quello dell 22 è un orario indicativo ma gli evacuati potrebbero tornare a casa molto prima” così Caterina Patrocinio coordinatore dell’osservatorio viabilità, demolizione e ricostruzione.

7.55 – L’ultima famiglia di via Fillak ha abbandonato la zona rossa poco prima delle 8. Si erano adormentati e hanno dovuto fare tutto di corsa. Ma i controlli della polizia hanno permesso di indviduarli e di farli allntanare dall area che ora è off limits. Tra un’ora o poco più l’esplosione.

7.55 – Presente il mezzo della Asl3 con i medici pronti a intervenire in caso di necessità. Al confine con la zona di sicurezza , per precauzione il personale opera con la mascherina. “Siamo qui per dare il nostro aiuto”, spiega il coordinatore del distretto 10, la dottoressa Dellepiane. “Saremo qui fino alle 22, in via Fillak”.

7.50 – Riunione tecnica da parte del sindaco-commissario alla ricostruzione Marco Bucci insieme agli altri soggetti che fanno parte della struttura commissariale, polizia, polizia locale e vigili del fuoco fanno il punto in vista della demolizione.

7.25 – Polizia locale e protezione civile col megafono fanno l’ultimo giro per verificare che tutti i residenti della zona rossa abbiano lasciato la propria abitazione in vista della demolizione. Nel frattempo le navette Amt stanno trasportando gli evacuati nei diversi punti di raccolta individuati per far passare la giornata.

7.00 – ufficialmente al via le disposizioni per la giornata, evacuazione e piano mobilità con strade chiuse e stop al casello in entrata e uscita del casello di Genova Ovest e del tratto tra il bivio A12/A7 e casello Genova Ovest.

6.40 – In via Porro c’è uno dei punti di campionamento dedicati all’amianto: “Qui c’è una pompa ad alto volume che farà passare su un filtro importanti volumi d’aria. Partirà la misura dopo l’esplosione e durerà circa 3 ore”, spiega Federico Grasso relazioni esterne Arpal. “Dopo di che alcuni colleghi verranno a sostituire il filtro, lo porteranno in laboratorio e verrà analizzato al microscopio elettronico, uno strumento molto sofisticato che permette migliaia di ingrandimenti. La ricerca sarà volta a trovare eventuali fibre di amianto disperse, con l’obbiettivo che non siano presenti. Tutti i dati verranno trasmessi alla Asl per le valutazioni sanitarie”.

6.00 – Oggi a Genova attesi anche i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini insieme al ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

5.50 – Tommaso, uno degli evacuati racconta: “Oggi starò qui mi guardo il ponte quando viene giù. Starò in giro a vedere la situazione. Anche se non mangio non mi interessa, io invece voglio vedere se tutto va bene. Vederee i palazzi che non ci sono più. E stata una sensazione incredibile”.

5.45 – “La macchina Amt si è già messa in moto. da via Fillak sud prenderemo in carico gli sfollati e li prteremo nei punti di raccolta. Mentre a Nord faremo la stessa cosa con i punti che si trovano da quel lato rispetto al ponte” spiega Stefano Pesci direttore generale Amt.

5.35 – “Cominceremo già da subito per evacuare le case: dalle 6 in poi faremo degli avvisi con i megafoni e suoneremo i citofoni, poi controlleremo se sono ancora presenti delle persone all’interno degli edifici”, spiega così Sergio Gambino, consigliere delegato alla Protezione Civile del Comune di Genova le modalità di evacuazione degli appartamenti. “Saranno circa 3300 gli sfollati, circa 400 sono già in strutture alberghiere, mentre tanti hanno preferito recarsi da parenti e amici”.

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