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Acquacoltura: no a vincoli che limitano trasferimento innovazione

Questa la posizione della Regione alle fiere Acquafarm e
Novelfarm a Pordenone

Pordenone, 25 mag – Le innovazioni in acquacoltura sono di
fondamentale importanza per consentire una crescita del comparto,
ma è necessario che le norme di tutela esistenti non ne vincolino
l’applicabilità altrimenti ciò va a inficiare il lavoro svolto
mettendo in forte difficoltà coloro i quali si pongono
all’avanguardia. Al contrario, mettendo a fattor comune questo
grande lavoro, le novità introdotte nei processi diventano un
patrimonio condiviso, con enormi benefici per tutti.

È questo il messaggio che l’assessore regionale alle risorse
agroalimentari ha espresso oggi nel corso dell’inaugurazione di
Acqua Farm e Novel farm, la fiera dedicata ai professionisti nel
settore dell’acquacoltura, molluschicoltura, algocoltura e pesca
sostenibile, in corso di svolgimento nei padiglioni dell’ente di
viale Treviso a Pordenone.

Alla presenza del sottosegretario al Ministero delle politiche
agricole, del presidente dell’ente Fiera e dei rappresentanti del
Comune di Pordenone, l’esponente dell’Esecutivo ha innanzitutto
posto in evidenza quanto la Fiera della Destra Tagliamento si
stia dimostrando sempre più un punto di riferimento a livello
nazionale e internazionale per le manifestazioni specialistiche
di settore, sapendo proporre iniziative all’avanguardia che si
rivelano di grande interesse – come dimostrano i numeri legati
alle presenze – per gli esperti del settore. In questo senso
Acquafarm e Novel farm, partiti in sordina qualche anno fa, ora
sono diventati un punto di riferimento in tutta Europa, come
indicato anche dal commissario Ue intervenuto in via telematica
all’evento, e che da quest’anno si arricchiscono di una nuova
sezione dedicata all’algacoltura.

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari ha poi
ricordato quanto sia importante che le innovazioni, dopo un
periodo di sperimentazione, vengano messe a sistema per far sì
che le imprese riescano a sostenere la propria attività. Al
settore dell’acqualcoltura viene data infatti sempre maggiore
importanza per la sua capacità di produrre alimenti sicuri con
una grande componente di sostenibilità dal punto di vista
alimentare, ma per fare impresa – è stato ricordato – le azioni
innovative compiute dai singoli devono trovare un momento di
sintesi. Per la Regione questa è la sfida più grande sulla quale
tutti, aziende e istituzioni a vari livelli, devono lavorare
affinchè vengano trovate delle soluzioni comuni che permettano di
sostenere l’intero sistema.

Inoltre, l’assessore regionale ha ricordato quanto sia necessario
che, a livello comunitario, venga compiuto uno sforzo affinchè i
“quadri temporanei” dedicati alla guerra in Ucraina trovino
equiparazione a quelli emanati durante il periodo Covid. Ciò
infatti consentirebbe una maggiore efficacia nel dare un supporto
alle imprese, migliorandone la loro operatività con un vantaggio
indubbio per tutto il comparto.
ARC/AL/ma

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