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A Casalecchio di Reno apre il Centro di Assistenza e Urgenza

Pronto ad accogliere i casi di bassa complessità, rafforzando il sistema delle Cure primarie cittadine

È aperto da lunedì 18 dicembre il Centro di Assistenza e Urgenza CAU di Casalecchio di Reno, nella Casa della Comunità di Casalecchio di Reno.

Il CAU di Casalecchio è una struttura sanitaria in cui lavorano medici di Assistenza primaria e infermieri, adeguatamente formati, pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, 7 giorni su 7 h24, in accesso diretto. Al CAU della Casa della Comunità di Casalecchio è prevista, durante il giorno, la presenza di 2 medici e 1 infermiere e 1 oss, mentre durante la notte ci saranno un medico e un infermiere.

Nell’ambito della riforma dell’Emergenza urgenza, voluta dalla Regione, il cui obiettivo è dare una risposta a problemi di urgenza minore e, in tal modo, rendere ancora più efficienti i Pronto Soccorso cittadini che si dedicheranno ai codici a maggiore gravità (azzurro, arancione e rosso), viene così potenziato il sistema di Cure Primarie che vede già come punto di riferimento per ogni cittadino il Medico di Medicina Generale (operativo nei giorni feriali, in orario diurno), peraltro spesso organizzato in Medicine di gruppo, per dare una più ampia offerta agli assistiti, e, durante la notte e nei giorni festivi, la Continuità Assistenziale.

I cittadini potranno ricevere grazie al CAU di Casalecchio risposta a problemi di salute urgenti ma non gravi (codici bianchi e verdi) che costituiscono il 70% dei casi attualmente trattati dai Pronto soccorso cittadini.

L’elenco dei sintomi per cui presentarsi al CAU sono i seguenti 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I CAU possono erogare le seguenti prestazioni

Visita medica

Certificazioni

Trattamento farmacologico al bisogno

Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali

Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni)

Accedendo al CAU, i cittadini verranno accolti dall’infermiere che procederà con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come alcuni esami di laboratorio, l’elettrocardiogramma e la radiografia. Il medico del CAU potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU.

L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

 

Lo sviluppo delle Case della Comunità

Le Case della Comunità sono strutture sanitarie territoriali, punto di riferimento per il cittadino che prevedono un approccio ai problemi di salute multidimensionale e integrato con la componente sociale. Grazie ad equipe composte da diverse figure professionali, tra cui anche l’Infermiere di Famiglia e di Comunità ogni giorno sono attivati interventi per problemi di salute di diversa complessità e portata, acuti o cronici, con attività in sede o domiciliari, che saranno supportati anche da nuove strutture organizzative, tra cui le future Centrali Operative Territoriali. Lo sviluppo di questo nuovo modello organizzativo coinvolge attivamente le singole comunità locali attraverso la partecipazione delle associazioni di pazienti, dei cittadini, dei caregiver, dei privati e del volontariato, favorendo passo dopo passo l’implementazione della Medicina d’iniziativa e di prossimità.

Fonte: Ufficio stampa Azienda USL Bologna
e-mail: ufficio.stampa@ausl.bologna.it

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