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Ritrovata una donna che si era allontanata 3 anni prima senza lasciare più nessuna traccia

«Pensavamo che ormai fosse morta». Perfino il poliziotto più anziano ha avuto un brivido. Non capita spesso di trovarsi di fronte a parenti di persone scomparse che, una volta ritrovate, non dimostrano un particolare interesse a riabbracciarle subito. Tanto più che erano gli stessi che avevano presentato denuncia per far ritrovare i propri congiunti. E d’altra parte nemmeno Gini – protagonista di questa storia in bilico fra la disperazione, la tristezza e l’assurdo – ha avuto finora la minima intenzione di tornare a casa. Forse consapevole che nessuno l’avrebbe accolta di nuovo. Adesso lei, 62 anni, somala di nascita ma da sempre in Italia, e con passaporto italiano, si trova in un centro d’accoglienza del Comune in viale della Primavera, all’Alessandrino.

Accudita come lo è stata per alcune ore nel commissariato Villa Glori dopo essere stata dimessa dall’ospedale Santo Spirito dov’era stata ricoverata per un’infezione alle gambe che le aveva anche causato un forte stato febbrile. Sono stati gli investigatori ad accertare che la donna era scomparsa dalla sua abitazione a Manciano, in provincia di Grosseto, nel 2017, come ha confermato il maresciallo dei carabinieri, comandante della stazione, che ha anche riferito che un fratello si trova in Danimarca e una sorella proprio nella cittadina toscana.

«Si è allontanata tre anni fa, pensavamo fosse morta», ha commentato la donna. Cosa abbia fatto Gini in questi 36 mesi è un mistero. Forse ha vissuto come una clochard, ma la polizia vuole capire cosa sia successo prima della sua fuga. A ritrovarla sono stati gli agenti di una pattuglia che giorni fa l’ha soccorsa sul lungotevere delle Navi mentre, con grande fatica e appoggiandosi a un bastone, tentava inutilmente di attraversare la strada rischiando di essere travolta dalle auto. A colpire l’attenzione dei poliziotti dell’autoradio, oltre all’andatura precaria, erano state quelle che sembravano ferite profonde, quasi da cancrena, che aveva sulle gambe. Adesso Gini, presa in carico dalla Sala operativa sociale del Comune, sembra stare meglio.

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