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I club di Serie A si stanno organizzando per regalare tamponi ai cittadini

Le venti squadre di Serie A e la FIGC lavorano insieme per la ripartenza e hanno presentato il loro piano per tornare in campo al Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Un piano che riguarda per ora solamente la ripresa degli allenamenti, con l’ipotesi 4 maggio che resta ancora viva e plausibile. Il presidente Gravina ha anche portato sul tavolo del ministro una strategia per superare la questione etica: se l’esecutivo non può permettersi i tamponi per i giocatori, le società stesse sono disposte ad acquistarli. “Ogni società comprerà 1000 tamponi, ma ne pagherà il doppio, in modo da lasciarne a metà alle persone che ne hanno bisogno” ha detto il numero uno della Federcalcio. Un jolly giocato dal calcio per dimostrare la sua buona volontà, come sottolinea la il Corriere dello Sport. In serata è emersa la possibilità di alzare il rapporto tra i tamponi usati e quelli pagati da 1 a 2 addirittura a 1 a 5, con beneficiari del dono sempre i cittadini. Sul nodo tamponi si è espresso anche il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, con un intervento che ha ribadito la volontà di voler tornare in campo se ci saranno le condizioni di piena sicurezza ed ha sottolineato che: “Il calcio non vuole passare come una disciplina di privilegiati che ‘ruba’ i tamponi alle categorie più bisognose”. Il protocollo redatto dalla commissione medico scientifica della Federazione deve ora essere approvato dal comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute.

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