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Gadola (PRI): “La burocrazia blocca la ripresa”

“Il termine politica viene dal greco polis, un’entità politica, sociale ed economica, ma anche e soprattutto etico – morale”,  a ricordarlo è Arnaldo Gadola, segretario provinciale PRI di Caserta: “Definirei politica, come un organismo educativo collettivo nei confronti del singolo, finalizzato al bene comune”.

Gadola, passione per l’economia (e laurea con tanto di esame con Paolo Savona), ha le idee chiare. «Sono le burocrazie asfissianti che bloccano la ripresa, dalla presente crisi post-sisma alla assoluta necessità di una fiscalità di vantaggio». Il Pri chiede interventi urgenti: «Imprese e cittadini non ce la fanno più. La situazione è grave. Tante sono le attività che hanno chiuso i battenti, e quelle rimaste aperte non hanno un adeguato bacino di utenza. Questo ha comportato un calo di reddito e conseguentemente la diminuzione dei consumi. Anche chi non ha avuto danni materiali, soffre dunque di danni economici. E questo sta generando una drammatica difficoltà».

«La prima grave problematica che le imprese contano sono quelle relative alle banche. Non danno respiro erogando liquidità, sarebbe una linfa indispensabile per rimettere in moto le attività in situazioni come questa. Il sistema bancario ha una enorme responsabilità dinanzi a sé: quello di determinare con i suoi comportamenti, la vita o la morte di questo sistema economico. Infatti il sistema bancario ha mostrato fino ad oggi scarsissima sensibilità. Credo che le banche debbono ripristinare il sistema di fiducia con il mondo delle imprese. Quel rapporto è fondamentale per rimetterlo in piedi, se si vuol fare vivere il territorio, altrimenti si va soggetti a un pesante ridimensionamento. Bisogna che il sistema bancario faccia la sua parte in un momento così delicato per tutti. Per far ripartire l’econonomia è fondamentale lasciare le risorse all’interno dello stesso. Non pagando le imposte e i contributi per i primi 4 anni al 100% e al 50% per i successivi 3, si avrebbero a disposizione le risorse da investire direttamente per ripartire. In caso di una mia elezione nella politica che conta cercherò di risolvere i problemi con razionalità e intelligenza. Al passato non dobbiamo guardare, dobbiamo pensare al futuro. Servono risposte molto urgenti, altrimenti saranno guai seri».

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