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La redazione si stringe nel cordoglio per la scomparsa di Nadia Toffa

L’inviata de Le Iene Nadia Toffa ha perso la sua battaglia contro il tumore al cervello. La redazione di OggiNotizie oggi vuole ricordarla.

Non ce l’ha fatta la guerriera Nadia Toffa. Dopo aver combattuto come una guerriera l’orribile malattia che la stava consumando, si è spenta. È accaduto oggi, presso la Casa di Cura Domus Salutis che la ospitava da inizio luglio, quando ormai le sue condizioni di salute erano peggiorate. La notizia è stata diffusa sulla pagina Facebook de Le Iene.

La carriera

Nadia Toffa inizia a lavorare giovanissima in televisione. Appare per la prima volta a Telesanterno, un’emittente locale. Nel 2009 diventa un’inviata de Le Iene. Firma servizi importanti, come ad esempio quello delle truffe delle farmacie ai danni del servizio sanitario nazionale e quello sulla proliferazione delle slot machine. Ha indagato anche sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania per mano della camorra e sull’aumento dei tumori nell’area del triangolo della morte tra Napoli e Caserta. Nel 2014 firma il libro sulla ludopatia “Quando il gioco si fa duro”. Nel 2015 vince il Premio Internazionale Ischia di Giornalismo, nella sezione televisione. Nel 2016 inizia a condurre Le Iene, prima con Pif e Geppi Cucciari, poi con altri nomi come Matteo Viviani e Paolo Calabresi. Nel 2018 vince il Premio Lucchetta per un reportage sulla prostituzione minorile realizzato insieme Marco Fubini nella periferia di Bari.

La malattia

La lunga battaglia di Nadia Toffa inizia il 2 dicembre 2017. Sta preparando un servizio a Trieste, ma si sente male. Viene ricoverata all’ospedale di Cattinara. Da quel momento, si allontana dalla vita lavorativa. L’11 febbraio 2018 torna a condurre Le Iene e racconta tutto. Aveva un tumore al cervello. Lo dice con parole semplici. Una semplicità disarmante che rivela un problema complesso che spaventa tutti. Perché tutti abbiamo paura della morte. Tutti abbiamo paura di provare dolore.

Da quel giorno, Nadia Toffa ha condiviso la sua malattia, rendendola un po’ la malattia di tutti. Non è più un fatto privato, di cui avere vergogna. Lei parla della sua battaglia a testa alta, rimanendo in video fino alla fine. Si è mostrata al pubblico durante la terapia, quando il suo corpo era gonfio a causa dei farmaci. Si è mostrata dopo, quando era debilitata e tanto magra. Non ha mai nascosto nulla. E forse, proprio per questo, oggi ci sentiamo tutti legati a questa morte. Non ci lascia solo una giornalista, ma anche una donna che ha accettato qualcosa più grande di lei e lo ha combattuto. Fino alla fine.

Non ha piegato la testa, non si è nascosta. Ha proseguito per la sua strada, curandosi come era necessario, ma senza mai limitarsi, senza mai smettere di pensare che ci fosse la possibilità per un domani. Purtroppo, questo domani non ci sarà. Dopo una lunga battaglia, il suo ultimo giorno è arrivato. A solo 40 anni, Nadia Toffa se ne è andata. Se ne è andata lasciando un vuoto non solo nel mondo del giornalismo, ma anche nell’immaginario comune. La guerriera che lotta è caduta. Un simbolo potente non c’è più. Non per questo, non vale la pensa lottare. Anzi, a maggior ragione nelle nostre battaglie quotidiane è necessario mettere più coraggio e la testa alta. Perché anche la vita è una lotta e non bisogna mai arrendersi. Anche quando si cade, si cade a testa alta. Forse è questa la più grande lezione che ci ha insegnato Nadia Toffa.

Tutta la redazione di OggiNotizie si stringe in un abbraccio affettuoso alla famiglia di Nadia e alla redazione de Le Iene.

A cura di B.P.

 

 

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