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i finanzieri della Compagnia hanno sequestrato 58 veicoli tra autovetture, autocarri e furgoni, per violazioni al Testo Unico

 

Negli ultimi mesi i finanzieri della Compagnia di Gorizia, a seguito dell’intensificazione dell’attività di controllo del territorio e di verifica dei mezzi in transito dai valichi di confine goriziani con la Slovenia, dai caselli autostradali e nelle principali città della provincia isontina, nell’ambito dell’operazione denominata “GHOST CARS”, hanno sequestrato 58 veicoli tra autovetture, autocarri e furgoni, per violazioni al Testo Unico delle Leggi Doganali (T.U.L.D.) ovvero al Codice della Strada.

Per 37 di questi mezzi, immatricolati in Paesi extra U.E., non è mai stata richiesta la prescritta autorizzazione alla temporanea importazione per fini privati, in violazione al T.U.L.D., il quale prevede che i cittadini extracomunitari residenti in Paesi dell’Unione Europea e proprietari di veicoli immatricolati in Paesi non comunitari, devono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo del veicolo, prima di farne uso per fini privati nel territorio dell’Unione Europea.

Si tratta di soggetti originari principalmente dei paesi dell’est Europa (ma vi sono anche cittadini cinesi e svizzeri) residenti, da anni, in 28 diverse province del nord e centro Italia. Spesso sono imprenditori o libero professionisti proprietari o utilizzatori di autovetture, anche di lusso e di grossa cilindrata come ad esempio Porsche, Range Rover, Audi, Bmw, Mercedes, Volvo, Volkswagen, Hyundai.

Ai trasgressori è stato contestato il contrabbando nell’importazione temporanea dei veicoli, come previsto dalla normativa doganale che punisce con sanzioni amministrative da due a dieci volte i diritti di confine evasi coloro che sottraggono i veicoli extra U.E. al pagamento dei diritti doganali, prevedendo inoltre la confisca delle autovetture importate illegalmente.

In totale è stata accertata l’evasione dei diritti doganali, tra I.V.A. e dazi, per circa 120.000 euro. Inoltre i soggetti controllati hanno evitato per anni il pagamento del bollo auto e spesso anche i pedaggi autostradali, beneficiando di prezzi vantaggiosi per le coperture assicurative e rendendosi “irreperibili” in caso di violazioni al codice della strada non contestate immediatamente.

Gli altri 21 veicoli sono risultati immatricolati prevalentemente in Paesi comunitari ed erano condotti da soggetti residenti nel territorio dello Stato da più di 60 giorni, in violazione dell’art. 93 comma 1 bis del Nuovo Codice della Strada, introdotto dal recente “Decreto

Sicurezza”. In questo caso sono state irrogate sanzioni definite immediatamente con il pagamento di complessivi 10.500 euro.

Ulteriori recenti servizi di perlustrazione, eseguiti su tutto il territorio della provincia isontina, hanno inoltre consentito di individuare 21 veicoli privi di assicurazione, di cui 3 in stato di abbandono.

Anche in questo caso si è proceduto al sequestro amministrativo dei mezzi irrogando sanzioni amministrative definite con il pagamento di circa 19.200 euro e, in alcuni casi, con la rottamazione dei veicoli.

L’operazione “GHOST CARS”, iniziata nel 2014, ha consentito finora di sequestrare 154 veicoli, per un valore complessivo pari a oltre 1.300.000 di euro, con l’accertamento di diritti doganali evasi e sanzioni amministrative per 600.000 euro circa.

I controlli svolti dalla Guardia di Finanza di Gorizia, anche in collaborazione con il locale Ufficio delle Dogane, sono stati finalizzati a tutelare gli interessi erariali e a difesa dei cittadini onesti, che, dopo essersi stabilmente trasferiti nel territorio italiano, hanno regolarmente chiesto l’autorizzazione all’importazione temporanea dei veicoli immatricolati nei Paesi extra U.E. ovvero reimmatricolato in Italia i mezzi esteri.

Comunicato stampa_15052019

 

 

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