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Rapina pompe di benzina e viene scoperto grazie alla denuncia del padre

Quattro in totale le rapine messe a segno

Due rapinatori che nel giro di poco tempo avevano messo a segno furti ai danni di pompe di benzina, sono stati scoperti grazie alla denuncia del padre di uno di loro.

L’uomo aveva presentato la denuncia di scomparsa del proprio figlio, quando non lo aveva visto rientrare in casa; prima di dirigersi in caserma, lo aveva anche cercato tra le strade della città.

Il rapinatore aveva infatti chiamato la sua famiglia per avvertirli che sarebbe tornato presso la propria abitazione, dopo aver fatto “un giro”, ma la preoccupazione è cresciuta quando dopo alcune ore ancora non aveva fatto ritorno.

Grazie alla denuncia stessa, con la quale l’uomo aveva descritto l’autovettura con cui viaggiava suo figlio, i Carabinieri hanno scoperto che si trattava della stessa vettura indicata dalle vittime delle rapine.

Avendo quindi in mano anche la targa della macchina, gli agenti della Squadra Volanti hanno bloccato ed arrestato il 30enne, incensurato e proveniente da buona famiglia.

Anche il complice con cui agiva il giovane è finito in manette.

Per minacciare le vittime, la coppia utilizzava dei cavatappi di ferro (otto in totale quelli ritrovati in macchina).

Nella giornata di oggi i due arrestati verranno processati con rito direttissimo. Nel collegio difensivo gli avvocati G. Lo Vecchio e F. Misserville.

Una rapina è stata messa a segno in un distributore in viale America Latina a Frosinone, un’altra alla pompa di benzina “New Energy” di Pratica (aveva fruttato 1500 €, un’altra in una tabaccheria a Lenola e l’ultima al “caffè dell’Eni” lungo l’Appia, in territorio pontino.

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