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Granconsigliera porta figlio in aula: cacciata

Una granconsigliera comunale di Basilea è stata cacciata dalla sala del consiglio perché aveva portato il figlio neonato che dormiva.

La donna ha portato il figlio di due mesi ad una riunione dell’assemblea municipale di Basilea. Tuttavia, il presidente del Gran Consiglio non ha voluto sentire ragioni.

La grancosigliera ha dovuto lasciare l’aula. All’inizio è stata allontanata, successivamente è stata riammessa in aula perché potesse votare.

Un funzionario dell’Assemblea, commentando l’accaduto, ha citato il regolamento che stabilisce che: “Solo i politici, membri dello staff e i funzionari della città possono andare in assemblea”.

A questo punto è entrata in campo anche una forza politica che ha chiesto di sospendere i lavori parlamentari per approfondire la questione e far luce sulla situazione delle madri elette.

Alla fine, la deputata è comunque potuta rientrare per votare. Il tutto insieme a suo figlio. Ma questo non è l’unico caso di donna che crea scalpore portando il proprio figlio in aula.

Prima di lei ci fu la senatrice australiana Larissa Waters che portò in assemblea suo figlio e lo allattò davanti a tutta l’aula. Secondo i precedenti, i bambini non potevano entrare in parlamento.

 

 

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