Gli operai sono pronti ad occupare la fabbrica se entro il 2 ottobre a mezzanotte non sarà reso operativo il decreto Genova.
Il decreto infatti contempla la reintroduzione della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, che li salverebbe dal licenziamento del 3 ottobre.
Se il decreto Genova non dovesse essere operativo, la Bekaert (ex Pirelli) licenzierebbe tutti i 318 operai il 3 ottobre. Oggi, circa 200 di loro si sono riuniti in presidio sotto la prefettura di Firenze.
Il segretario della Fiom, Daniele Calosi, ha dichiarato che: “Il prefetto ci ha rassicurati che oggi stesso o al massimo il 1 ottobre il decreto sarà in gazzetta. Ma siccome le promesse si rincorrono da tempo, abbiamo iniziato il conto alla rovescia. Siamo pronti a occupare lo stabilimento se il decreto non arriverà in tempo perché l’azienda firmi la cassa integrazione prima che il 3 ottobre scada il temine della trattativa sui licenziamenti. Bekaert può anche prorogare questo termine, ma non ha mai dato segno di volerlo fare. L’unica misura cui si è detta disponibile è la firma della cassa integrazione che senza decreto non è possibile.”
Inoltre, Davide Materazzi, segretario Uilm di Firenze e Arezzo, ha aggiunto che: “La cassa integrazione ci darà il tempo di concludere una possibile reindustralizzazione fermando prima i licenziamenti”.