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Livorno: fermato un uomo per accoltellamento in una sala slot

A Livorno un uomo è stato fermato per un acocletellamento in una sala slot.

Un ragazzo tunisino di 22 anni è stato fermato perché è sospetto di essere l’autore di una rapina a mano armata, avvenuta in una sala slot Admiral.

Il ragazzo è accusato anche di aver acocltellato ad una dipendente. La donna, insieme ad un collega, si stava opponendo alla rapina.

La polizia si è mossa prontamente. Così ha fatto irruzione nel palazzo dell’ex Picchetto, un edificio occupato in via del Pantaleone.

Alla fine, dopo molte ricerche, lo hanno trovato. Il ragazzo si era nascosto in un falso vano in un bagno.

I poliziotti lo hanno descritto come “in stato di aggressività e alterazione psicofisica dovuta alla possibile assunzione di sostanza stupefacente”.
Il ladro aveva ancora con sé il coletello con cui aveva ferito l’impiegata. Il pubblico ministero ha disposto il fermo nel carcere delle Sughere.
Il giovane è accusato di rapina pluriaggravata a mano armata, lesioni personali pluriaggravate e ricettazione.
Secondo la ricostruzione, il ragazzo si sarebbe introdotto nella sala slot con il volto travisato da un sacchetto di plastica e da un caso.
Poi avrebbe ordinato di aprire la cassaforte. Tuttavia, i dipendenti, si sono rifiutati. Così il ladro ha brandito un coltello con una lama di 20cm e ha ferito un’impiegata.
Subito dopo, il ladro ha deciso di scappare, portandosi una borsa delle dipendenti. Così è scappato in scooter, ovviamente rubato. Fortunatamente le ferite riportate dall’impiegata guariranno in 10 giorni.
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