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Regione Puglia, archiviato il processo per corruzione dell’assessore Giannini

Giovannini era stato indagato per corruzione in un’indagine della Procura di Bari su presunti appalti truccati

Per l’assessore della Regione Puglia Giovanni Giannini si chiude oggi una terribile pagina fatta di processi e accuse di corruzione. «Sono contento perché è finita. Abbiamo archiviato una brutta pagina della mia esperienza in Regione e della mia esperienza politica», ha commentato all’Ansa.

Giovannini era stato coinvolto in un’indagine della Procura di Bari su presunti appalti truccati, che portò all’arresto di 11 persone, tra cui  l’allora sindaco di Altamura Giacinto Forte. L’episodio per il quale Giannini era stato indagato aveva al centro un salotto regalato a sua figlia da un imprenditore di Polignano a Mare, Modesto Scagliusi, titolare del noto ristorante ‘Grotta Palazzese’, in cambio, secondo l’accusa, dell’interessamento dell’amministratore per agevolare pratiche in corso con la Regione per un finanziamento da due milioni di euro a beneficio del ristorante. Obiettivo della presunta dazione di denaro sarebbe stata anche l’intercessione di Giannini, non andata a buon fine, presso la Sovrintendenza ai Beni culturali di Bari per l’approvazione di un progetto di variante relativi ai lavori sul ristorante.

Gli accertamenti di Guardia di Finanza e Carabinieri, coordinati dai pm Marco D’Agostino e Claudio Pinto, hanno escluso responsabilità di Giannini.

La più’ ampia indagine che ha coinvolto l’assessore riguardava presunte tangenti in cambio di appalti nei Comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte. Sono cinque le presunte gare che sarebbero state truccate – secondo la magistratura barese – da funzionari e imprenditori locali dei tre Comuni e riguardano la ristrutturazione del teatro di Acquaviva delle Fonti (bando del 2015 da oltre 3 milioni di euro), l’appalto per la progettazione e per i successivi lavori per il depuratore di Acquaviva e poi anche per quello di Altamura, la ristrutturazione di una scuola media di Castellana Grotte. Per alcune di queste vicende è già in corso il processo di primo grado, altre sono ancora in fase di indagine preliminare.

In serata, il governatore Emiliano ha riassegnato a Giannini le deleghe di assessore ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, Mobilita’ e Difesa del Suolo della Regione Puglia.

Si era dimesso il 12 luglio del 2017 quando emerse la notizia che era indagato. «Sono anche contento perché le indagini hanno dimostrato che non c’era nessun coinvolgimento della mia persona in attività illecite. E quindi sono soddisfatto per l’esito. Sono grato al presidente per la fiducia riaccordata, dandomi le stesse deleghe che avevo. Adesso ricominceremo a lavorare con la stessa lena di prima, anzi di più, nell’interesse della comunità pugliese, ha dichiarato Giannini ai microfoni dell’Ansa.

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