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Uomo si arrampica sul duomo: panico tra la folla

Un uomo si è arrampicato sull’altare maggiore del duomo di Torino gridando.

L’unico danno causato dall’uomo è stato gettare a terra un candelabro ottocentesco. Sarebbe potuto succedere molto di peggio, viste le premesse.

La scena si è consumata in pochi minuti, sotto gli occhi sbigottititi dei volontari della Sindone. Era sabato, faceva molto caldo. Alle 12:45 facevano 29 gradi, una temperatura veramente elevata per essere solo ad aprile.

Il duomo è gremito di turisti, nessuno fa caso all’uomo. Quest’ultimo oltrepassa i cordoni di accesso e si arrampica sull’altare dove si trova il crocifisso.

Inizia ad urlare frasi prive di senso, sta vaneggiando. Poi getta a terra il candelabro ottocentesco. L’impatto è così forte che buca il pavimento di marmo.

I fedeli presenti in quel momento sono entrati nel panico: hanno pensato di essere vttime di un attentato. Per fortuna sono arrivate le volanti della polizia che hanno portato via l’uomo.

Si tratta di un 38enne di orgine romena, residente nel campo nomadi di via Germagnano. A quanto pare, è affetto da disturbi psichici.

Gli addetti della libreria della cattedrale raccotano che: «Era già stato qui altre volte, avevamo anche avvertito la vigilanza. Gattonava a terra, gridava, si è anche seduto sulla sedia del vescovo. Una persona con problemi mentali. Qui purtroppo episodi poco adatti alla sacralità del luogo sono all’ordine del giorno. Persone che tentano di avvicinarsi all’altare, fanno gesti inconsulti, improvvisano sermoni, lanciano improperi. Senza contare i tentativi di furto. Ma a questi livelli non si era mai arrivati».

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