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Secondo giorno di consultazioni

Siamo giunti al secondo giorno di consultazioni ed è il momento di tirare le somme.

In seguito alle prime due giornate di consultazioni. Silvio Berlusconi si è dichiarato pronto a delle alleanze, ma partendo dal centrodestra e da Salvini premier. Lancia inoltre un’invettiva molto dura contro i pentastellati: “No a governo del populismo, dell’odio, del pauperismo, del giustizialismo”.

Non solo, fa sapere di essere contrario ad un’Italia fuori dall’Europa dal momento che: “portebbero alla crisi, alla chiusura di aziende, al fallimento delle banche”.

Berlusconi dunque vorrebbe un governo che si concentri sulle urgenze del paese, non una squadra che tenga il profilo basso per collaborare con i pentastellati.

Per quanto riguarda il Partito Democratico, Maurizio Martina fa sapere che: “Il Pd vuol restare all’opposizione, come forza di minoranza, e sfida centrodestra e M5S ad avanzare una proposta di governo”.

“L’esito elettorale negativo non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardino”, osserva Martina. Invece, “è emersa una potenziale maggioranza”  nelle scelte istituzionali appena fatte, e che “sono state compiute senza di noi”. Come ad esempio l’esclusione da nomina questori per gli uffici di presidenza Parlamento.

Inoltre attaccano la Lega e i 5 Stelle sentiamo proposte pericolose” rispetto appunto al quadro economico.

In questo momento sono in corso i colloqui con la Lega. Oggi è la giornata clou delle consultazioni. Verso le 18 Mattarella comunicherà la sua decisione sul futuro governo del nostro Paese.

Probabilmente ci sarà una fumanata nera con un secondo giro di consultazioni.

 

 

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