La Corte d'Assise d'Appello della Procura di Roma ha accolto la richiesta del collegio difensivo di Raniero Busco, condannato a 224 anni di carcere perché considerato colpevole di avere ucciso l'allora fidanzata Simonetta Cesaroni (foto), il 7 agosto 1990 in uno studio professionale situato, appunto in Via Poma.
E' quindi stata autorizzata la riapertura parziale del caso , in cui la consulenza nominata dal tribunale dovrà far eseguire una nuova perizia che dovrà discutere nuovamente l'ora del decesso e le lesioni riscontrate sulla vittima, oltre alle modalità di catalogazione e conservazione dei reperti usati per le indagini stesse.