Roma – Un marchio a fuoco sula pelle con il nome del “padrone”, come si fa per il bestiame. 
Portavano in Italia ragazze dell'est Europa con la scusa di un lavoro onesto, poi le facevano prostituire, ricattandole e malmenandole. 
Un'organizzazione criminale è stata sgominata dai carabinieri di Tivoli, che hanno arrestato tre donne e otto uomini, tutti romeni, per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, tratta di giovani donne e riduzione in schiavitù.
Le ragazze, reclutate in Romania e attirate dai loro connazionali con la promessa di un lavoro in Italia, venivano private dei documenti, intimidite con minacce di morte e poi rivendute ad altri.
Per una di loro, anche un marchio a fuoco sulla pelle con il nome del suo sfruttatore.