Le ultime vicende parlamentari stanno scuotendo gli equilibri politici, per altro ormai da tempo non certo stabili.
Il passaggio di deputati fra gli opposti schieramenti, la concitata giornata del voto alla fiducia per l´esecutivo Berlusconi, la defezione di importanti deputati che parevano invece restare fedeli alla linea politica del Partito di appartenenza, tutto questo sta portando il leader di Italia dei Valori, Antonio di Pietro, a profonde riflessioni, per altro suggerite anche dall´amico ed ex magistrato Luigi De Magistris.
E´ forse imminente un terremoto all´interno dell´ IdV? Dalle ultime rivelazioni sembra che il capogruppo Massimo Donadi, stia per presentare alla Camera un dossier contro l´ex compagno di partito Domenico Scilipoti, passato alla Lista Mista favorevole all´esecutivo di governo. Secondo Donadi, ci sarebbero prove certe del vergognoso mercato e compravendita dei voti di cui radio, giornali e Tv hanno parlato nei giorni scorsi e Scilipoti sarebbe coinvolto, con alcuni altri deputati.
Tutto questo avrebbe spinto Luigi De Magistris, e altri fedeli dipietristi, a suggerire al loro leader un periodo di profonda autocritica e riflessione: Italia dei Valori è diventato una forza politica importante, che non è più possibile gestire come all´inizio, in modo autonomo e con una struttura piramidale rigida dove il capo ordina e gli altri obbediscono o sono fuori.
Di Pietro avrebbe quindi commesso l´errore di non essere adeguatamente esperto nello scegliere i collaboratori. Se fosse vero (e gli avvenimenti degli ultimi giorni lo confermerebbero) una mancanza da non sottovalutare nel panorama politico che caratterizza oggi il nostro Paese.
Di Pietro reagisce in modo strano, tuttavia prevedibile, a questo punto. Pare abbia abbandonato quell´atteggiamento battagliero e baldanzoso che lo contraddistingue e accettato il consiglio dell´amico De Magistris, di fermarsi un attimo, sedersi, respirare profondamente e riflettere, riflettere, riflettere…