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Genova – Accordo per nuovo orario negozi

Genova – Trovato l´accordo per gli orari dei negozi.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota di Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti sulla questione:

“Dopo un lungo iter siamo giunti ad una conclusione positiva che è ovviamente frutto di compromessi e strettamente correlata al contesto in cui ci troviamo ad operare, come del resto qualsiasi atto di programmazione. Se da un lato era comunque necessario addivenire ad un regolamentazione che mettesse tutti sullo stesso piano, all´interno di una cornice di regole definite, dall´altro andavano salvaguardate necessità programmatorie delle attività, abitudini ormai acquisite dai consumatori ed esigenze di accoglienza turistica, il provvedimento concordato cerca di andare in questa direzione, mettendo a sistema le diverse esigenze >
Rispetto all´orario di apertura, la regola che si possa aprire per un massimo di 13 ore al giorno in una fascia oraria che va dalle 7.00 alle 22.00 con possibilità di anticipare o posticipare la chiusura di un´ora, sancisce il principio per noi qualificante che la competizione va fatta sulla qualità ovvero sul fatto di intercettare meglio le esigenze della propria clientela di riferimento, rispetto al fatto di giocare sulla quantità di apertura oraria, in una fase dove assistiamo alla contrazione dei consumi e a crescenti costi fissi per le attività e dove non ha quindi senso aumentare a dismisura l´offerta.
Certo – ed è questo l´elemento di novità anche rispetto agli incontri precedenti – la costituzione di un Osservatorio che possa monitorare l´applicazione e le ricadute della suddetta programmazione, ci mette in condizione di individuare una serie di deroghe legate a specifiche esigenze. A titolo esemplificativo è evidente che alcune attività del centro storico come le paninerie o i negozi di abbigliamento legati alla clientela della “movida” hanno necessità di orari prolungati oltre le 23.00, così come alcune delle zone “turistiche” hanno necessità il 1 maggio di restare aperte. Su questo è necessario mettersi a lavorare fin da subito nello spirito di collaborazione con cui abbiamo chiuso l´accordo di oggi, per noi sarebe importante per esempio che i CIV diventassero l´ambito territoriale di riferimento per gestire appunto le esigenze particolari delle attività economiche cittadine”

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